Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha segnalato un nuovo richiamo. Si tratta questa volta di uno zucchero di palma a fette del marchio Thai Dancer.
Il richiamo è legato a un rischio specifico per la salute: la presenza di Anidride Solforosa non dichiarata in etichetta, una sostanza potenzialmente pericolosa per le persone allergiche o sensibili. Nella nota ufficiale si raccomanda di non consumare il prodotto e, per i punti vendita, di procedere con il ritiro immediato dagli scaffali.
Richiamo per zucchero di palma: allergene non dichiarato
Con la nota dell’11 aprile 2025, pubblicata anche sull’app dedicata del Ministero, è stato richiamato lo zucchero di palma a fette da 200g del marchio “Thai Dancer”.
Il nome commerciale del prodotto è indicato come Fette di Zucchero di Palma 200g, mentre il produttore è Food Specialize Co. Ltd, identificato con il marchio Thai Dancer. Il prodotto coinvolto è legato al lotto 260724, con data di scadenza 26/07/2026.
Il prodotto è commercializzato in Italia dalla Castroni Marcello Srl, mentre lo stabilimento di produzione si trova in Thailandia, all’indirizzo 790 Moo 2 Bang Pu Mai – Samut Prakan.
Il ministero specifica che le persone allergiche all’anidride solforosa non devono consumare il prodotto. Chi l’ha acquistato può restituirlo anche senza scontrino, e avrà diritto al rimborso.
Perché l’anidride solforosa può essere pericolosa
L’anidride solforosa è una sostanza comunemente usata come conservante, ma deve essere sempre indicata in etichetta. In soggetti allergici o sensibili può causare reazioni respiratorie, orticaria, nausea, vomito e crisi asmatiche, anche gravi.
Per questo motivo, il ministero della Salute prevede il ritiro immediato dei prodotti che contengono solfiti non dichiarati. La misura ha uno scopo preventivo e tutela soprattutto le persone affette da asma o altre condizioni croniche.
Attenzione quindi a verificare il lotto e la marca riportati nel richiamo. Anche in questo caso, come accaduto in precedenti ritiri per allergeni non dichiarati, il ministero ha scelto di agire con prontezza per evitare rischi alla salute pubblica.