L’esperienza del lutto è universale, eppure ognuno la vive in maniera profondamente personale. Molti, dopo la perdita di una persona cara, potrebbero percepire la sua presenza in modi inaspettati. Non si tratta di situazioni che rientrano necessariamente nella sfera del soprannaturale, ma di esperienze che si manifestano come sensazioni vivide, visive o tattili, di una persona defunta. Questo fenomeno è più comune di quanto si pensi, anche se chi lo vive spesso esita a parlarne.
La nostra società moderna, secolarizzata e razionale, tende a trattare questi episodi come allucinazioni dovute al dolore, alla stanchezza o alla difficoltà di elaborare un lutto. Persone che percepiscono la presenza di un defunto temono di essere giudicate o considerate mentalmente instabili, portandole a restare in silenzio. Tuttavia, queste esperienze non sono nuove: il fenomeno delle apparizioni ha radici profonde nella storia dell’umanità, ed è stato affrontato da filosofi, scrittori e psicologi.
Sigmund Freud, nel suo saggio del 1917, Lutto e melanconia, descriveva queste percezioni come una sorta di psicosi temporanea, sostenendo che il dolore del lutto ci porta a vivere un legame illusorio con il defunto.
Secondo Freud, la soluzione sarebbe tagliare il legame con la persona deceduta per riuscire a proseguire con la propria vita. Tuttavia, questa visione non è stata accolta da tutti: anche figure secolarizzate e razionali, come la scrittrice Sylvia Townsend Warner, hanno riportato esperienze intense e concrete della presenza dei loro cari defunti.
Anche se gli studiosi moderni tendono a ignorare o ridurre queste esperienze preternaturali a una semplice manifestazione di dolore, la loro frequenza è sorprendentemente alta. Un famoso studio del 1972, condotto negli Stati Uniti, rivelò che il 50% delle vedove e dei vedovi aveva percepito la presenza del proprio coniuge deceduto, ma solo il 25% di loro aveva condiviso questa esperienza con qualcuno. Questo ci porta a riflettere su quanto profondamente queste sensazioni siano vissute, ma anche taciute.
Se sei curioso di sapere i risultati più recenti degli studi su questo fenomeno, continua a leggere nella seconda pagina.