Dalle 18.30
, una donna di 35 anni, residente a Ferrara, aveva smesso di rispondere alle telefonate e ai messaggi. Questo cambiamento improvviso nel suo comportamento ha iniziato a preoccupare profondamente un suo amico. La preoccupazione è cresciuta con il passare delle ore, portando l’amico a prendere un’azione decisiva. Possedendo una copia delle chiavi dell’appartamento della donna, situato in via Grillenzoni, si è affrettato a controllare cosa fosse successo.
Purtroppo, la scena che lo attendeva era estremamente drammatica. La donna era in uno stato critico, il che ha spinto l’amico a chiamare immediatamente i servizi di emergenza, il 118. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario, le condizioni della donna erano troppo gravi, e il suo cuore giovane ha cessato di battere poco dopo il loro arrivo.
La morte della donna rimane avvolta nel mistero, soprattutto perché non sono stati trovati segni di violenza sul suo corpo che potrebbero suggerire un coinvolgimento di terzi. Nonostante ciò, il sostituto procuratore Andrea Maggioni ha deciso di ordinare un’autopsia per indagare ulteriormente. Data la giovane età della vittima, il magistrato vuole comprendere le cause che hanno portato alla morte di un cuore così giovane.
I carabinieri della Compagnia di Ferrara sono intervenuti nell’appartamento in via Grillenzoni nella tarda serata, dopo le 22:00, con il compito di ricostruire gli eventi che hanno preceduto il decesso. Fino alle 18.30, la donna, trovata sola nell’appartamento (il suo compagno era fuori città), aveva avuto contatti con l’amico che successivamente ha scoperto la sua tragica fine. Il prolungato silenzio della donna e la sua mancanza di risposta alle ripetute telefonate e messaggi hanno allarmato l’amico, portandolo a controllare di persona. Anche i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori della Voghiera Soccorso, la prima ambulanza arrivata sul posto, seguita da un’automedica, si sono rivelati vani.
Dopo l’arrivo dei militari dell’Arma, allertati dal 118, è iniziata un’indagine per determinare chi potesse essere stato con la donna prima del malore che l’ha condotta alla morte, se vi fosse qualcuno. Nel frattempo, spetta al medico legale il compito di chiarire le cause del decesso.