Le condizioni dell’ex calciatore Totò Schillaci si sono aggravate. Il bomber della nazionale, della Juve e dell’Inter è attualmente ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico. I medici che lo stanno curando da diversi giorni avevano dichiarato che le condizioni stavano migliorando lentamente. Tuttavia, nelle ultime ore lo stato di salute del calciatore è peggiorato progressivamente.
L’ultimo messaggio della famiglia
I familiari, in una storia su Instagram pubblicata dall’ex calciatore il 14 settembre, scrivevano: «Totò, Barbara e la famiglia ringraziano tutte le persone che in questo momento sono state loro vicine con una chiamata, un messaggio o una preghiera. Le sue condizioni continuano a migliorare. Totò sta lottando con tutte le sue forze per riprendersi il prima possibile».
La malattia
Il tumore del colon che ha colpito Totò Schillaci «è il secondo tumore per frequenza ed è tra i primi sia nei maschi che nelle femmine. Una neoplasia che dobbiamo considerare con attenzione», spiega Maurizio Vecchi all’Adnkronos Salute. Vecchi è professore di gastroenterologia all’Università degli Studi di Milano e direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia al Policlinico del capoluogo lombardo.
I dati parlano chiaro: secondo le stime diffuse ogni anno nel rapporto “I numeri del cancro”, nel 2023 le nuove diagnosi di tumore del colon-retto sono state circa 50mila, un numero inferiore solo ai nuovi casi di cancro al seno (circa 55.900). «Una frequenza elevata», osserva l’esperto. Ma questo tumore ha anche un’altra caratteristica: «Se diagnosticato nei primissimi stadi, può essere completamente debellato e avere una prognosi eccellente per la vita, con una sopravvivenza a 5 anni superiore al 90%». Per questo, continua Vecchi, «è davvero importante aderire allo screening previsto per questa malattia».