Il grande chef di cui parliamo è Claudio Prandi, una figura di spicco nel mondo della cucina italiana. Originario di Arco, in provincia di Trento, è morto a 74 anni dopo aver lottato contro una terribile malattia. La sua carriera è stata costellata di successi, e la sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel panorama della ristorazione. Prandi è stato il primo chef della provincia di Lecco a ottenere una stella Michelin nel 1974, grazie al suo lavoro all’Hotel Griso di Malgrate.
Le sue capacità lo hanno portato a ottenere un’altra stella Michelin nel 2001 con il Ristorante Lear di Briosco. Sebbene si fosse ritirato dal mondo della cucina nel 2008, ha sempre continuato a essere una figura rispettata e amata nel settore, mantenendo il contatto con amici e colleghi che lo hanno sempre stimato profondamente.
La morte di Claudio Prandi ha suscitato un grande cordoglio, soprattutto in Lombardia, dove lo chef aveva trascorso gran parte della sua vita professionale. I funerali si terranno martedì 22 ottobre nella chiesa di Sala al Barro, frazione di Galbiate, e la notizia della sua scomparsa ha generato numerosi messaggi di affetto e gratitudine da parte di coloro che lo conoscevano.
Mauro Bolis, presidente di Inprimalinea Onlus, ha voluto ricordare lo chef con queste toccanti parole: “Mano nella mano ho cercato di leggere in quegli occhi appena socchiusi e che forse ancora tanto volevano dirmi. Te ne sei andato così come hai vissuto, nella tua umiltà, senza clamore e nel più assoluto silenzio che ora risuona alle mie orecchie chiassoso e nella mia mente rimani tu, amico di tanti momenti vissuti insieme fatti di poche parole e di tanti sottintesi. Se ne va un amico, un maestro, un personaggio che in quella sua penombra sapeva emanare una grande luce di umanità e di sapere. Ciao Claudio, caro amico mio, resterai per sempre un esempio di vita”.
Anche Fabio Dadati, in un suo ricordo, ha espresso il suo affetto e ammirazione per Claudio Prandi: “Claudio Prandi sei stato un grande chef, hai rappresentato l’alta cucina lecchese, sei stato uno chef pluristellato sempre umile e disponibile. Ti sono riconoscente, per i consigli e le cene fatte a quattro mani con il nostro giovane chef Alessio Limonta, su cui ci suggeristi di investire, quando sette anni fa riaprimmo il ristorante Da Giovannino Bistrot con pizza. Grazie Claudio, già manchi”.
Con la scomparsa di Claudio Prandi, il mondo della cucina perde uno dei suoi più grandi maestri, ma il suo lascito resterà a lungo, grazie alle persone che ha ispirato e ai tanti successi che ha ottenuto nel corso della sua lunga carriera.
