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Silvio Berlusconi, secondo vari commenti, era conosciuto per la sua generosità. Era un figura controversa, ma sempre pronta ad aiutare e ad offrire il suo aiuto quando necessario.
Questo si dimostrò il 2 dicembre 2017, quando Nadia Toffa ebbe un serio malore in un hotel a Trieste. Berlusconi, senza esitare, mise a disposizione un elicottero per portare la giornalista di “Le Iene” all’Ospedale San Raffaele a Milano. Il capo di Forza Italia si preoccupò di assicurare che Nadia Toffa fosse alloggiata nella sua stanza privata a San Raffaele e ricevesse tutte le cure necessarie.
Questo atto di generosità non è mai stato dimenticato dal team de “Le Iene”, che lo ha ricordato in un messaggio social rivolto a Berlusconi, deceduto per leucemia a 86 anni il 12 giugno scorso. “Grazie Silvio”, è così che inizia il tributo del personale del programma Italia 1 a Berlusconi, ringraziandolo anche per il supporto a Nadia Toffa, storica giornalista del programma, che è morta di cancro nel 2019.
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Nadia Toffa: “Non è un mio amico, ma provo una grande gratitudine per lui.”
“È morto Silvio Berlusconi, il fondatore della società che da 26 anni trasmette il nostro show”
, si legge nel post sui social. “Non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscerlo personalmente, ma sappiamo che ci ha seguito e sostenuto con passione e generosità in tutti questi anni. Non dimenticheremo mai quello che ha fatto per Nadia. Ci uniamo a Pier Silvio, il nostro editore, e alla sua famiglia, a Fedele Confalonieri e a tutti i lavoratori di Mediaset che lo hanno conosciuto e stimato. Senza il suo contributo, il nostro lavoro non sarebbe esistito. Grazie Silvio.”
Lo stessa Nadia ha raccontato l’episodio pochi mesi prima della sua morte. “Non ho mai conosciuto Berlusconi,” ha detto in una delle sue ultime interviste, “dici che mi riceve? Io avrei delle curiosità da chiedergli. Non è un mio amico, ma devo dire che provo una grande gratitudine per lui, perché è lui che ha inviato l’elicottero da Trieste quando mi sono sentita male il 2 dicembre e mi ha portato al San Raffaele.”
“Gli direi: ‘Non ho mai votato per te, perché tieni tanto a me?'”
Dopo l’incidente, Silvio Berlusconi continuò a preoccuparsi per Nadia Toffa, assicurandosi che avesse la sua stanza privata all’ospedale San Raffaele di Milano. “In azienda”, ha detto ancora Nadia, “mi dicono continuamente che lui chiede di me, vuole sapere come sto, è sinceramente preoccupato per me, per la mia situazione umana. Mi piacerebbe ringraziarlo, prima di tutto, e poi incontrarlo. Ho delle curiosità da chiedergli. Cosa gli chiederei? Gli direi: ‘Non ho mai votato per te, non ci siamo mai incontrati, non sono la miglior conduttrice di Mediaset, perché tieni così tanto a me? Perché mi hai mostrato così tanto affetto da inviare un elicottero da Trieste a San Raffaele per me? Mi hai anche telefonato, pensavo fosse uno che ti imita.”
Evidentemente, l’attenzione che Berlusconi ha dimostrato per la salute e il benessere di Nadia Toffa ha lasciato un’impressione duratura sulla giornalista e sul suo team, rendendo il suo ricordo ancora più potente nel contesto del suo decesso. Nonostante le loro differenze politiche e professionali, il gesto di Berlusconi ha trasceso queste barriere e ha instillato un senso di gratitudine profonda in Nadia e nei suoi colleghi. Questo atto di generosità, insieme al suo contributo al mondo della televisione, sarà sicuramente un punto saliente del suo lascito.