venerdì - 22 Novembre - 2024

Sfida social tra minori: sesso di gruppo e perde chi resta incinta

“Sesso senza protezioni con coetanei sconosciuti, perdi se resti incinta”. Una, l’ennesima, sfida social che mette in pericolo ragazzine e ragazzini appena adolescenti. Un gioco che fa parlare di sé dall’anno scorso (con le indagini aperte a Brescia nell’aprile 2023) e che non accenna a fermarsi. L’ultimo caso arriva proprio da Roma dove, a restare incinta, è stata una ragazzina di 14 anni.

La storia è stata resa nota dall’avvocata Marina Condoleo, che ha conosciuto la giovanissima nell’ambito del progetto Legal Love. “Mi ha detto che non conosceva il padre, che era figlio di una sex roulette: è la prima volta che una ragazzina così giovane resta incinta per questa challenge a Roma – ha aggiunto – Non sempre per persone così giovani è chiara la differenza fra sfida online e vita reale: spetta a quelle adulte aiutarle”.

Come funziona la sexual roulette

La challenge inizia online, prima su Telegram e Whatsapp, ora, come spiegato dalla quattordicenne, anche da TikTok. Con un messaggio i ragazzini e le ragazzine, rigorosamente minorenni, aderiscono alla sfida. E vengono aggiunti in una chat privata dove si danno appuntamento in case o giardini appartati dove devono fare sesso, tutti con tutte, senza alcuna protezione. Il rischio che appare evidente, oltre alle gravidanze, è il contagio di malattie sessualmente trasmissibili.

La Sex Roulette a Roma

“È il figlio di una sex roulette”, è stata la risposta della ragazzina quando l’avvocata le ha chiesto se il padre fosse a conoscenza della gravidanza. “Neanche lei stessa sapeva chi fosse. Ma era tranquilla, non è apparsa sotto shock, questo mi ha stupita”, ha spiegato ancora la legale Condoleo che, così, ha scoperto la verità. Ora la ragazza e la famiglia si trovano fuori dall’Italia.

“È la prima volta che sento il caso di una ragazzina così piccola rimasta incinta per la sex roulette, ma non escludo ci siano stati altri casi che, forse per pudore o timore da parte delle famiglie, non emergono – ha continuato Condoleo – Questi giovanissimi vivono una dualità comportamentale: da una parte la vita sui social, fittizia. La seconda è la vita reale. Il problema è che non sempre le sanno distinguere: è compito delle persone adulte aiutarle o farlo per loro, garantendo sicurezza”.

Il progetto Legal Love

Sul progetto Legal Love avviato lo scorso anno dall’associazione Road to Green 2020, con la presidente Barbara Molinario, si terrà un incontro il prossimo giovedì 26 settembre in Campidoglio per analizzare il problema di dipendenze e sfide social fra i giovanissimi emerse durante gli incontri organizzati nelle scuole medie e superiori. Nel corso delle lezioni, tenute da avvocati e avvocate dell’associazione forense Vis Romana, sono stati trattati temi che vanno dalla droga al bullismo (e cyberbullismo), dai comportamenti del disturbo alimentare alle malattie sessualmente trasmissioni.

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