giovedì - 21 Novembre - 2024

Semaglutide, il farmaco miracoloso per perdere peso, ha anche effetti anti cancro

Gli scienziati hanno recentemente scoperto un altro incredibile beneficio del farmaco semaglutide: la sua capacità di riattivare le funzioni anticancro delle cellule immunitarie chiamate Natural Killer (NK).

Originariamente progettato per combattere il diabete di tipo 2, il farmaco è recentemente diventato famoso per il suo effetto dimagrante nei pazienti che lo assumono. Un recente studio pubblicato su The New England Journal of Medicine ha rivelato che il farmaco può indurre una perdita di peso pari o superiore al 15 percento nei partecipanti.

Crescente Popolarità tra VIP e Influencer

Il farmaco ha guadagnato popolarità quando personaggi famosi e influencer ne hanno lodato l’efficacia sui social network, provocando un calo della disponibilità per i pazienti con diabete di tipo 2. Tuttavia, la scoperta che la semaglutide potrebbe avere proprietà antitumorali offre un ulteriore potenziale per la medicina, dato che obesità, diabete di tipo 2 e cancro spesso coesistono.

Ricerche in Irlanda e Potenziale Antitumorale

Il team di ricerca irlandese del Kathleen Lonsdale Institute for Human Health Research dell’Università Maynooth, in collaborazione con il St Vincent’s University Hospital & University College di Dublino e il Trinity College, ha rivelato la capacità della semaglutide di riattivare le funzioni anticancro delle cellule NK. I ricercatori, guidati dal professor Andrew E. Hogan, hanno mirato a valutare l’efficacia del farmaco nel riequilibrare le disfunzioni immunitarie causate dall’obesità.

Studio di Intervento e Risultati

Nello studio condotto dal professor Hogan e dal suo team, venti partecipanti hanno ricevuto un’iniezione settimanale di semaglutide per sei mesi. L’obiettivo era esaminare la capacità del farmaco di ripristinare la funzione delle cellule NK.

Dopo il periodo di follow-up, i ricercatori hanno rilevato una riattivazione delle cellule NK, in particolare un aumento del processo metabolico della glicolisi CD98-mTOR. Questo processo è fondamentale per la produzione di citochine, molecole fondamentali per attivare la risposta immunitaria contro agenti estranei.

Impatto Indipendente dalla Perdita di Peso

Sorprendentemente, la riattivazione delle cellule NK è stata osservata anche nei partecipanti che non hanno perso peso durante lo studio, dimostrando che gli effetti benefici della semaglutide non sono legati alla perdita di peso. Questa scoperta suggerisce che il farmaco può correggere gli squilibri immunitari associati all’obesità e proteggere l’organismo contro il cancro, riducendo il rischio di sviluppare la malattia.

Passi Futuri per la Ricerca

Sebbene i risultati di questo studio preliminare siano promettenti, è importante notare che l’indagine è stata condotta su un campione piccolo e senza un gruppo di controllo che avrebbe preso un placebo per il confronto.

Perciò, per confermare definitivamente le potenzialità anticancerogene della semaglutide, sarà necessario condurre ricerche più approfondite, randomizzate, in doppio cieco e con un numero significativamente più elevato di partecipanti.

Commenti degli Esperti

“Io e il mio team siamo molto entusiasti di queste nuove scoperte in relazione agli effetti del trattamento con GLP-1 sulle persone con l’obesità e sembra comportare benefici tangibili e reali per coloro che attualmente assumono il farmaco”

, ha dichiarato il professor Hogan. Il coautore dello studio, l’endocrinologo Donal O’Shea, ha ribadito questi sentimenti, sottolineando l’importanza di tali scoperte nel contesto della prevenzione delle complicanze dell’obesità.

La Pubblicazione del Studio

I dettagli di questa ricerca promettente, intitolata “Glucagon-like peptide-1 therapy in people with obesity restores natural killer cell metabolism and effector function”, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Obesity. Questi risultati rappresentano un passo significativo verso una migliore comprensione del potenziale della semaglutide nel trattamento dell’obesità e, possibilmente, nella prevenzione del cancro.

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