Ecco le tre piante che, secondo il Feng Shui, sarebbe meglio evitare di tenere in casa per non compromettere l’equilibrio energetico.
- Cactus
Anche se molto amati per la loro resistenza, i cactus non sono ben visti dal punto di vista energetico. Le loro spine appuntite simboleggiano ostacoli, conflitti e malintesi tra gli abitanti della casa. Secondo il Feng Shui, possono attirare energie negative e contribuire a un’atmosfera di isolamento e difesa eccessiva. Se desideri una pianta decorativa ma più armoniosa, puoi optare per un ficus o una dracena, entrambi simboli di crescita e serenità. - Ortensie
Le ortensie, con i loro fiori spettacolari, nascondono però un significato poco positivo. Sono spesso associate alla solitudine e alla fragilità dei legami familiari. Regalare o posizionare ortensie in casa potrebbe quindi suggerire isolamento o difficoltà nei rapporti. Una valida alternativa è rappresentata dall’orchidea, che secondo le tradizioni orientali porta energia positiva e favorisce l’armonia tra le persone. - Sanseveria (Lingua di suocera)
Con le sue foglie rigide e appuntite, la sanseveria è conosciuta anche come “lingua di suocera”, un nome che già suggerisce potenziali tensioni. Questa pianta può bloccare il flusso di energia positiva, specialmente se collocata vicino all’ingresso di casa, creando un effetto di “barriera energetica”. Invece di una sanseveria, è meglio scegliere una zamioculcas, pianta che rappresenta prosperità, fortuna e crescita.
Perché queste scelte contano?
Secondo il Feng Shui, ogni elemento presente in casa influenza il nostro benessere quotidiano. Scegliere piante che favoriscono la circolazione dell’energia positiva è fondamentale per creare un ambiente sereno e accogliente. Oltre alla scelta della pianta, è importante considerare anche la loro posizione all’interno della casa. Ad esempio, posizionare piante rigogliose in soggiorno favorisce la convivialità, mentre nel bagno possono contribuire a purificare l’energia stagnante.
Prendersi il tempo per selezionare le piante giuste non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio investimento nel benessere psicofisico di chi vive in casa.