[presto_player id=3345]
Durante lavori di ristrutturazione in casa, un uomo di 50 anni di Ceccano, in provincia di Frosinone, ha fatto una scoperta stupefacente. Dietro una parete, nascosti all’interno di un’intercapedine, si celavano titoli di Stato acquistati dal nonno negli anni del Fascismo, del valore di un miliardo delle vecchie lire. Sfortunatamente, nonostante il loro valore storico, questi titoli sembrano aver perso la loro validità monetaria. Tuttavia, l’uomo è deciso a convertirli in euro, nonostante precedenti tentativi simili si siano scontrati con il rifiuto della Banca d’Italia.
Un Tesoro Nascosto
Stava svolgendo lavori di ristrutturazione nella casa di famiglia quando, rompendo un muro con un martello, è incappato in una scatola di legno. Al suo interno, un buono fruttifero del valore di cinquecento lire del 1937, che alla sua scadenza nel 1962 avrebbe raggiunto il valore di un miliardo di lire, un risparmio imponente per un agricoltore di quel tempo.
Memorie di un Nonno Risparmiatore
“Ero molto vicino a mio nonno e mi piace pensare che sia stato lui a guidarmi alla scoperta di questa scatola nascosta nel muro, contenente i titoli di Stato. Come molti uomini della sua epoca, era molto parsimonioso. È triste che i frutti dei suoi sacrifici siano emersi solo adesso, e rischiano di essere vanificati”
, ha condiviso l’uomo con Il Messaggero. Pur vivendo da solo e non avendo difficoltà finanziarie, chi non avrebbe desideri da realizzare con un simile tesoro?
Possibilità di Riscatto?
Nonostante le avversità, l’uomo ha deciso di fare tutto il possibile per riscattare i titoli. Si è rivolto a uno studio legale che sta analizzando attentamente il caso. Infatti, sebbene una circolare della Banca d’Italia escluda la possibilità di riscossione, sembra esistere un margine di incertezza legale. “Stiamo esaminando la questione per vedere se esiste un modo per superare questo ostacolo. La somma in gioco è considerevole. Se questi titoli fossero ancora riscattabili, con la rivalutazione monetaria e gli interessi, potremmo parlare di almeno due milioni di euro”.