Ci sono momenti in cui, senza una spiegazione concreta, ci sentiamo bloccati, affaticati, privi di entusiasmo. Le giornate scorrono lente e faticose, il corpo e la mente sembrano non collaborare e anche le azioni più semplici diventano ostacoli.
In diverse culture questo stato viene interpretato come malocchio, mentre in ambito psicologico potrebbe essere associato alla depressione o a una forma più sottile di stanchezza cronica. Qualunque sia il nome che scegliamo di dargli, il risultato è lo stesso: ci sentiamo scarichi, vulnerabili, fuori fase.
Non sempre è facile trovare una causa precisa a questa sensazione diffusa. Spesso non ci sono eventi scatenanti evidenti, eppure ci si ritrova travolti da un flusso di emozioni negative che sembrano penetrare ogni aspetto della nostra quotidianità.
È come se un velo invisibile ci avvolgesse, offuscando la capacità di pensare con chiarezza e di agire con serenità. E in quei momenti si inizia a percepire qualcosa di più sottile: una negatività persistente, difficile da definire ma molto reale nei suoi effetti.
Questa sensazione può manifestarsi in tanti modi diversi e, spesso, i segnali sono più comuni di quanto immaginiamo. Ciò che è importante comprendere è che, anche quando non possiamo controllare ciò che accade fuori, abbiamo comunque il potere di trasformare il nostro atteggiamento interiore. Imparare a riconoscere questi stati energetici è il primo passo per riportare equilibrio nella propria vita e riprendere contatto con se stessi.
Nella seconda pagina dell’articolo vedremo quali sono i segnali più evidenti della presenza di energia negativa nella propria vita quotidiana e, soprattutto, quali rimedi semplici ed efficaci possiamo adottare per dissiparla e ritrovare armonia. Vai nella seconda pagina per scoprire se anche tu stai assorbendo più negatività di quanto pensi… e come liberartene.