La frequenza con cui ci si reca al wc per “far grosso” varia da individuo a individuo, sebbene uno studio, condotto dall’Institute for Systems Biology (ISB) e pubblicato su Cell Reports Medicine, stia facendo molto parlare per via dei risultati cui è pervenuto. Prendendo in rassegna oltre 1400 adulti, ha individuato una “zona ideale” per la salute dell’intestino.
La defecazione una o due volte al giorno è associata a una migliore condizione del microbioma, quindi al miglior benessere dell’organismo. Chi defeca 1-2 volte al giorno, si trova nella zona ideale, adottando una dieta ricca di fibre, idratandosi regolarmente e facendo sport. Nei casi in cui, al contrario, si defecava meno di tre volte a settimana (stitichezza cronica) o più di quattro o più volte al giorno, c’erano problematiche di salute, specie a carico di reni e fegato.
L’analisi ha rivelato anche un’interessante correlazione: la presenza di batteri benefici associati alla fermentazione delle fibre era più notevole nelle persone con una frequenza di defecazione adeguata, mentre in individui con stitichezza o diarrea erano più comuni i batteri meno favorevoli.
In sintesi, lo studio ha evidenziato che andare troppo spesso al bagno è associato a infiammazioni e problemi epatici; mentre recarsi al wc troppo poco, quindi nei casi di stitichezza, nell’organismo sono presenti tossine che possono danneggiare i reni nel tempo.
Prevenire è meglio che curare. Per prendersi cura dell’intestino occorre una dieta ricca di fibre, basata su frutta, verdura, semi e noci, praticare attività fisica regolare e idratarsi correttamente, senza cadere in inutili allarmismi, in quanto può accadere che la frequenza delle evacuazioni vari, per esempio in caso di cambiamenti nella dieta o di momenti di stress, come un viaggio. Rivolgersi ad uno specialista è comunque consigliato se la situazione dovesse persistere.