Tra metodi retributivo o contributivo, aumenti e diminuzioni, nuove normative, tassi inflazionistici, crisi economica alle stelle etc., quello delle pensioni è un argomento che più nero non si può. Purtroppo, come se non bastasse, le notizie che stiamo per comunicarvi, non sono affatto positive.
Il malcontento cresce, sistematicamente, dal momento che non solo l’età pensionistica è un’utopia per molti italiani che non vedranno mai vedersi corrispondere un assegno pensionistico, dato che i senza lavoro sono tantissimi, ma c’è chi, pur essendoci ad un passo, deve fare i conti con quelle brutte notizie che sanno di macigni.
La primavera è arrivata ma, sul fronte pensioni , di sole non ce n’è, anzi, neppure un raggio, a quanto pare, quindi lo stato di agitazione rischia di crescere ulteriormente, da maggio.
Che per l’esecutivo sia dura, oggi più che mai, è cosa nota, specialmente quando di mezzo c’è la corresponsione del famoso assegno. Del resto, anche le pensioni devono, giocoforza, stare al passo con le normative che si evolvono nel corso del tempo, come ben noto a tutti.
Da maggio cambia tutto, in merito alle pensioni 2025 e c’è una triste novità che nessuno vorrebbe mai sentire. Vediamo insieme di cosa si tratta, di preciso, nella pagina successiva del nostro articolo, in quanto l’anticipazione non è stata affatto accolta bene.
