Tutti noi lavoriamo per garantire una vita più dignitosa. Ogni impiego regolare, che prevede un contratto, comporta il diritto ai contributi versati sia dai datori di lavoro (sostituti d’imposta) sia dai lavoratori stessi.
In generale, la maggior parte dei contributi è pagata dalle aziende, mentre la restante parte è a carico del lavoratore. Questi contributi sono fondamentali per assicurarsi la pensione poiché, raggiunta una certa età, si deve smettere di lavorare.
Esistono soglie precise che determinano quando un lavoratore può richiedere la pensione. La pensione è un diritto di tutti, e i lavoratori attendono con ansia il momento di salutare il lavoro per dedicarsi maggiormente alla propria famiglia.
La pensione rappresenta un vero e proprio traguardo, festeggiato con i propri cari al momento del pensionamento. Alcuni lavoratori riescono a ritirarsi anche in giovane età perché i loro lavori rientrano tra le prestazioni logoranti, che possono compromettere la salute.
D’altro canto, ci sono lavori meno pesanti che non mettono a rischio la salute, permettendo quindi di andare in pensione più tardi. Esistono poi pensioni specifiche per chi ha lavorato a contatto con materiali pericolosi.
Nella prossima pagina però andremo a vedere che tipo di novità ci sono, tuttavia, per gli italiani, le novità sulle pensioni non sono affatto incoraggianti.