Il periodo imminente si preannuncia estremamente impegnativo per il Governo italiano, con la necessità di intervenire non solo sulla Legge di Bilancio, ma anche su numerosi altri aspetti cruciali che stanno mantenendo gli italiani in uno stato di ansia.
Attualmente, la situazione per gli italiani è lontana dall’essere ottimale. Molte famiglie faticano a far fronte alle spese quotidiane, specialmente quelle con stipendi non adeguati all’attuale caro vita, che sta mettendo a dura prova le risorse economiche. Un solo stipendio in casa non è più sufficiente.
Particolarmente vulnerabili sono le fasce di popolazione meno abbienti, come i pensionati e i lavoratori precari. Si richiede con urgenza che il Governo affronti la questione del precariato lavorativo e si propone l’introduzione di un salario minimo garantito per ogni professione. Questo passo ridurrebbe la precarietà e darebbe alle giovani generazioni una prospettiva di futuro più ottimista. L’intervento nel settore lavorativo appare quindi di fondamentale importanza.
I pensionati sono tra i più colpiti da questa situazione. Dopo anni di lavoro e sacrifici, anziché godere di una meritata tranquillità nella vecchiaia, si trovano di fronte a uno scenario travagliato, aggravato da eventi come il Covid, le tensioni internazionali e le calamità naturali.
Dicembre è tradizionalmente un mese “più ricco” per gli italiani, grazie alla tredicesima mensilità. Quest’anno, i pensionati avranno un motivo in più per gioire, poiché l’importo della pensione sarà superiore a quello dell’anno precedente. Oltre alla tredicesima, riceveranno il conguaglio Inps legato alla rivalutazione e un bonus per chi ha una pensione molto bassa.
Il conguaglio Inps è dovuto al fatto che, alla fine del 2022, si era previsto un aumento dell’inflazione del 7,3% per il 2023. Di conseguenza, il Governo aveva deciso di incrementare la tredicesima del 7,3%. Tuttavia, l’inflazione ha superato le aspettative, raggiungendo circa l’8,1%. I pensionati riceveranno quindi un conguaglio pari alla differenza tra il 7,3% e l’8,1% per le mensilità arretrate del 2023.
Questa è una notizia molto positiva, e nonostante la rivalutazione fosse prevista per il 2024, il Governo ha deciso di anticiparla a quest’anno. La tredicesima verrà erogata a partire dal 1° dicembre. Riguardo al bonus tredicesima, pari a 154,94 euro, sarà erogato a 364.000 persone, con un requisito di reddito annuo pari a 7.327,32 euro.