Il percorso verso la pensione con 35 anni di contributi è un argomento di grande interesse per molti lavoratori. Questa guida esplorerà le varie opzioni disponibili, tenendo conto delle recenti normative e delle diverse categorie lavorative.
Pensione di Vecchiaia: L’Opzione Base
La pensione di vecchiaia rappresenta la via più diretta e universale per i lavoratori che hanno accumulato 35 anni di contributi. Nel 2024, il governo ha semplificato l’accesso a questa opzione, eliminando il requisito che l’importo della pensione fosse almeno 1,5 volte l’assegno sociale per i contributivi puri. Pertanto, un lavoratore può andare in pensione raggiungendo i 67 anni d’età con almeno 20 anni di contributi, rendendo i 35 anni più che sufficienti.
Pensione per Lavori Gravosi e Usuranti: Una Possibilità Agevolata
Per coloro che svolgono lavori gravosi o usuranti, i requisiti di età e contribuzione sono differenti. Nonostante l’aumento generale dell’età pensionabile nel 2019, questi lavoratori possono beneficiare di una soglia più bassa. Con 30 anni di contributi, è possibile andare in pensione a 66 anni e 7 mesi. Di conseguenza, 35 anni di contributi superano questo requisito, purché il lavoratore rientri in una delle categorie riconosciute come gravose o usuranti (ad esempio, lavoro notturno, lavoro su linee di montaggio, autisti di mezzi pubblici, ecc.).
Opzione Donna: Una Via Specifica per le Lavoratrici
Le donne possono accedere a una forma di pensionamento anticipato conosciuta come ‘opzione donna’. Questa opzione consente alle lavoratrici di andare in pensione a 59, 60 o 61 anni, a patto di avere accumulato 35 anni di contributi. Tuttavia, l’importo della pensione è calcolato secondo il sistema contributivo, che potrebbe risultare in un assegno più basso rispetto ad altri metodi di calcolo.
Pensione per Categorie di Lavori Usuranti Specifici
Per alcune specifiche mansioni classificate come usuranti, esistono ulteriori agevolazioni. I lavoratori che rientrano in queste categorie possono andare in pensione con 35 anni di contributi a 61 anni e 7 mesi, raggiungendo la quota 97,6. Questo include lavori come quelli notturni, operazioni su linee di montaggio o autisti di trasporto pubblico.
In conclusione, sebbene le normative pensionistiche possano apparire complesse, esistono molteplici percorsi per andare in pensione con 35 anni di contributi. Queste opzioni variano a seconda dell’età, del genere, e del tipo di lavoro svolto, offrendo flessibilità e possibilità di scelta ai lavoratori in vista del loro pensionamento.