venerdì - 22 Novembre - 2024

Pensione a 70 anni, milioni di italiani coinvolti dalla novità del Governo

In pensione a 70 anni! No, inutile darvi un pizzicotto per svegliarvi dall’incubo perché non si tratta affatto do un sogno terrificante. Purtroppo è tutto vero. In vista della prossima manovra di Bilancio, il Governo di Giorgia Meloni lancia la proposta: portare l’età pensionabile a 70 anni.

Siamo parecchio distanti dal superamento della legge Fornero. O forse la stiamo superando ma procedendo verso la direzione opposta rispetto a quella che molti di noi immaginavano e auspicavano. Ad oggi l’età per accedere alla pensione di vecchiaia corrisponde a 67 anni. Il requisito contributivo, invece, è pari a 20 anni.

Già 67 anni sembra un’età troppo avanzata soprattutto in vista del ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Ma le casse dello Stato piangono e, come ha precisato il Ministro Giancarlo Giorgetti – che presiede il Dicastero dell’Economia – “bisogna razionalizzare la spesa”.

Dunque via libera ad una riforma delle pensioni che potrebbe riguardare milioni di italiani i quali dovranno continuare a timbrare il cartellino almeno fino a 70 anni. 

Pensione a 70 anni: la proposta shock del Governo

Se l’idea di restare al lavoro fino a 67 anni non ti piace sappi che, forse dovrai continuare ad andare in ufficio addirittura finché non avrai spento 70 candeline sulla tua torta di compleanno. La proposta del Governo sta sollevando parecchie polemiche ma l’Esecutivo sembra deciso a proseguire lungo questa direzione.

Le casse dello Stato piangono e, in qualche modo, bisogna rimpolparle. La strada che il Governo sembra intenzionato a percorrere è quella di aumentare l’età pensionabile e portarla a 70 anni. Non per tutti, però. La proposta che arriva dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, riguarderà, appunto, solo i dipendenti pubblici.

Essi, se lo vorranno, potranno continuare a lavorare anche fino a 70 anni. Chi sceglierà questa opzione riceverà degli incentivi economici. Questo, però, non significa che si fermeranno le assunzioni. Anzi. L’obiettivo del ministro Zangrillo è quello di inserire in organico 350.000 persone entro il 2025.

Coloro che resteranno a lavorare fino a 70 anni faranno affiancamento ai neoassunti. Questa mossa permette allo Stato di risparmiare sulle pensioni, questo è fuori di dubbio. Risparmio che si rende necessario in un momento in cui l’Italia non può fare altro debito e si trova ad avere a disposizione non più di 20 miliardi per la legge di Bilancio 2025.

Su qualcosa è necessario risparmiare e di sicuro non ci si può tirare indietro sul taglio del cuneo fiscale o sull’abbassamento delle aliquote Irpef. Questa potrebbe non essere l’unica novità sul fronte delle pensioni per il 2025. Non si escludono penalizzazioni e tagli sugli assegni previdenziali di chi deciderà di accedere alla pensione anticipata. Per il momento non ci resta che attendere.

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