In un inquietante episodio avvenuto a Hillard, negli Stati Uniti, una madre e sua figlia sono diventate protagoniste di un atto di infanticidio che ha sconvolto la comunità locale. Basma Abdul Alkelezli, donna di 36 anni, ha dato alla luce un neonato all’interno della sua abitazione. Tuttavia, il bambino non era figlio di suo marito e, nel disperato tentativo di occultare l’esistenza del neonato al coniuge, la donna ha compiuto l’impensabile: ha strangolato la creatura subito dopo il parto. In seguito, ha coinvolto sua figlia nella macabra sequenza di eventi, dandole l’ordine di disfarsi del piccolo corpo senza vita.
La Figlia e il Soprassalto Post-Delitto
La figlia maggiore di Basma, la 19enne Hanan Ahmad Al Jabouli, ha eseguito la volontà materna avvolgendo il corpo senza vita del neonato in un sacco per rifiuti e collocandolo in un secchio situato nel retro cortile della loro casa. La scoperta dell’omicidio è emersa in circostanze drammatiche: Hanan ha chiamato i paramedici il giorno seguente, allarmata perché sua madre non dava segni di risveglio.
L’Intervento dei Paramedici e l’Inizio delle Indagini
I soccorritori, una volta giunti sul posto, hanno immediatamente sospettato che la donna avesse partorito di recente, ma si sono trovati davanti a un enigma: del neonato non vi era alcuna traccia. Le indagini hanno successivamente portato alla luce la verità: il bambino era stato ucciso e il suo corpicino celato tra i rifiuti.
Le Accuse e le Conseguenze
La cronaca locale riferisce che madre e figlia sono ora accusate di omicidio, manomissione di prove e abuso di cadavere. È prevista l’esecuzione di un’autopsia sul corpo del bambino per accertare con precisione la causa del decesso. Basma Abdul Alkelezli è stata ricoverata in ospedale; le sue condizioni non sono critiche. Durante gli interrogatori, Hanan Al Jabouli ha tentato di difendere l’azione dicendo agli investigatori che il neonato era nato morto secondo la versione fornita dalla madre. La verità di queste parole sarà oggetto di indagine.
Questo caso ha gettato una luce oscura sull’intera comunità, lasciando molte domande senza risposta e un profondo senso di sgomento per l’orribile destino toccato a un essere così indifeso.