giovedì - 19 Settembre - 2024

Paderno, svelate le ultime parole dei genitori al figlio 17enne

Riccardo Chiaroni, reo confesso della mattanza familiare di Paderno Dugnano, ha ripercorso tutto ciò che  è accaduto quella maledetta notte tra il 31 agosto e il 1 settembre.  Lo  ha fatto davanti al gip di Milano Laura Margherita Pietrasanta, dichiarando di aver maturato l’idea la sera prima, ossia proprio in quella dei festeggiamenti  per il 51esimo compleanno del padre Fabio.

Fanpage.it, nostra fonte di riferimento, ha riportato le parole esatte pronunciate dal 17enne che noi vi riproponiamo, prendendole direttamente dal sito :  “Sono stato io a togliere la vita a mia madre, mio padre e mio fratello. Sono andato a dormire con loro, ma sono stato sveglio ad aspettare che si addormentassero. Quando si sono addormentati sono sceso giù, ho preso una maglietta nera e l’ho divisa a metà per impugnare il coltello perché avevo intenzione di pulirlo per far incolpare altri”.

Riccardo ha colpito prima il fratellino Lorenzo che stava dormendo su un lato, girato verso la finestra. Un racconto da brividi,  quello di Riccardo, che ha aggiunto:  “Si è svegliato, ha urlato papà. Gli ho tappato la bocca e ho continuato”.  Dopo avergli tolto la vita,  ha raggiunto la camera da letto del padre e della madre che si erano svegliati per le urla ,provenienti dalla stanza dei ragazzi. Fabio e Daniela hanno acceso la luce e con lo sguardo terrorizzato, hanno chiesto al figlio maggiore cosa ci facesse col coltello in mano.

Sono state queste le ultime parole di Fabio Chiaroni, costruttore edile, e di sua moglie, Daniela Albano, titolare di un negozio di biancheria intima,  prima che Riccardo togliesse loro la vita.  Difatti nel proseguire il suo racconto, come riportato da fanpage.it, il reo confesso ha aggiunto:  “Loro mi hanno detto di stare calmo, sono venuti in camera con me e lì li ho aggrediti”. 

E sempre da fanpage. it, nostra fonte di riferimento per la stesura di questo articolo, noi riprendiamo fedelmente quello che Riccardo ha  precisato proprio su suo padre e sua madre: “Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c’era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene”.  Non è mancata una confessione su come si sentiva,  sul suo stato d’animo degli ultimi mesi:   “Da tempo sentivo un malessere, cercavo una soluzione. È da quest’estate che sto male, ma da mesi mi sentivo distaccato dagli altri. Mi sono sempre sentito diverso da tutti quanti. Li percepivo come meno intelligenti. Ritenevo che si occupassero di cose inutili, vedevano problemi. Forse il debito in matematica può avere influito”. E ancora. “Pensavo ad allontanarmi da casa, a staccarmi dai genitori. Volevo chiudere con la mia vita di prima”.  Ulteriori tasselli si aggiungono al puzzle che gli inquirenti stanno ricostruendo per  far luce sulla strage di Paderno Dugnano.

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