Malessere, oppressione, desiderio di libertà, coraggio di partire. Queste le parole ricorrenti, pronunciate da Riccardo Chiaroni, responsabile della strage di Paderno Dugnano. E’ stato lui, 17 anni, a togliere la vita con un numero immane di fendenti, 68 in tutto, ai genitori e al fratello 12enne.
Una mattanza, quella da lui compiuta, che ha scosso fortemente gli italiani e che continua ad arricchirsi, tristemente, con le parole agghiaccianti, pronunciate dal figlio primogenito e reo confesso della coppia di coniugi sterminata.
Un racconto dell’orrore, quello da lui reso, in queste ore, dinnanzi al gip milanese e rimbalzate sui siti d’informazione nazionali che si stanno occupando della strage, compiuta dal giovane nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, quando, ha prima colpito nel sonno il povero fratellino Lorenzo e poi i suoi genitori, accorsi in suo aiuto.
Gli inquirenti lavorano senza sosta, per ricostruire in modo dettagliato tutto il puzzle, mettendo assieme, pezzo per pezzo, ciò che si è consumato in quel villino, oggi comparso sui quotidiani nazionali, per mano di Riccardo, 17 anni, rinchiuso nel penitenziario minorile Beccaria di Milano.
Poco fa, sono state svelate le ultime parole pronunciate dai genitori al figlio 17enne Riccardo che li ha tolto la vita. Vediamo insieme quali sono state nella seconda pagina poiché rappresentano un colpo al cuore per tutti noi che stiamo seguendo il caso, possiamo assicurarvelo.
