La strage di Paderno Dugnano
, quella in cui Riccardo Chiaroni ha tolto la vita ai genitori e al fratello minore Lorenzo, nella notte tra sabato e domenica scorsi, continua a infittirsi di racconti a dir poco agghiaccianti, quelli resi dallo stesso reo confesso che si trova presso il penitenziario minorile Beccaria di Milano.
L’attenzione della stampa è massima, mentre vengono ripercorse le ultime ore di Fabio, Daniela e del loro secondogenito Lorenzo, di soli 12 anni. Come ormai tristemente noto, Riccardo ha rivelato agli inquirenti che non vi è un vero motivo alla base della sua mattanza familiare. “Semplicemente” ha pensato che sterminandoli, genitori e fratello, si sarebbe liberato del suo disagio.
Un minuto dopo aver tolto la vita ai tre membri familiari, si è accorto che quel suo disagio (sensazione di essere un corpo estraneo nella sua famiglia, di oppressione) non se n’era andato.
Queste sono ore indubbiamente roventi, circa questo scottante caso che, di colpo, ha sconvolto la nostra penisola proprio per via della sua efferratezza che ci ricorda, sotto parecchi aspetti, il caso di Erika e Omar, quello di Novi Ligure di cui tanto si è discusso in questi lunghi anni.
La confessione del 17enne su cosa il padre gli ha detto è davvero agghiacciante. Vediamo insieme il suo contenuto nella seconda pagina del nostro articolo, dato che le parole di Riccardo Chiaroni, reo confesso del triplice delitto di Paderno Dugnano, sono sconvolgenti.