L’ha seguita appena uscita dalla palestra, osservandola mentre era sul tram. Quindi ha continuato a pedinarla per poi aggredirla e violentarla nell’androne di casa. Vittima una ragazzina di appena 11 anni, giovedì sera a Mestre verso le 18.30 in una zona residenziale.
La bambina si era resa conto di essere braccata e ha chiamato con il cellulare un’amica che sentite le urla ha dato l’allarme. Mentre sul posto giungevano in forze i carabinieri, il quarantacinquenne ha preso un treno per Padova dove ha comprato dei vestiti per poi ritornare a Mestre probabilmente per recuperare i documenti persi e ritrovati dagli uomini dell’arma sul luogo della violenza.
Ad intercettare e arrestare lo stupratore un giovanissimo carabiniere, uno dei tanti che pur non essendo in servizio, appreso quanto avvenuto, si era messo insieme ad altri colleghi sulle tracce dell’orco.
Il violentatore è un quarantacinquenne di origini sarde, ma residente in provincia di Cuneo. L’individuo ha una lunga lista di precedenti specifici: ad appena 19 anni aveva decapitato un cane e fatto trovare la testa ad una ragazza chiedendole dei soldi e minacciandola di farle fare la stessa fine.
Nel 2002 era stato condannato ad oltre quattro anni di carcere per aver tentato di abusare di una turista in Trentino Alto Adige. Dopo anni di galera aveva sequestrato e provato a stuprare una studentessa universitaria a Padova così come una giovane americana. In quel caso la pena fu di otto anni di carcere. Quindi un altra condanna a Perugia per abusi su una quattordicenne.
Al momento il quarantacinquenne è rinchiuso in isolamento nella casa circondariale di Santa Maria maggiore a Venezia. Lunedì mattina in procura si deciderà sulla convalida del fermo e sulla misura cautelare.