In risposta al peggioramento delle condizioni economiche di molte famiglie italiane, è stato introdotto un nuovo sussidio mensile di 845 euro, pensato per offrire un sollievo immediato a chi è stato particolarmente colpito dall’attuale crisi. Si tratta di una misura di inclusione sociale ed economica che intende raggiungere anche quei nuclei familiari che, fino ad oggi, erano rimasti esclusi dai principali strumenti di sostegno.
Per accedere al contributo, il primo passaggio fondamentale è la presentazione dell’ISEE corrente, un indicatore che fotografa la reale condizione economica del nucleo familiare nel momento attuale, e non quella basata sui redditi dell’anno precedente. Questo è particolarmente importante per chi ha visto un calo improvviso del reddito o ha esaurito risparmi temporanei che lo avevano escluso dai sostegni precedenti.
Una volta aggiornato l’ISEE, sarà possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione. In base alla nuova normativa, se il patrimonio familiare è diminuito di almeno il 20%, è possibile richiedere l’ISEE corrente già dal 1º aprile. Con questo aggiornamento, anche chi ha avuto redditi o risparmi temporaneamente superiori alla soglia stabilita potrà rientrare nei parametri richiesti.
Il contributo massimo mensile erogabile in base all’ISEE può arrivare fino a 541,66 euro, ma nel caso in cui si verifichino condizioni particolari (ad esempio la presenza di minori o disabili nel nucleo), l’importo può raggiungere gli 845 euro al mese. La soglia ISEE per il 2025 è fissata a 10.140 euro, ma viene modulata in funzione della composizione del nucleo familiare.
Questa misura rappresenta un passaggio significativo verso una maggiore equità sociale, poiché consente di adeguare l’assistenza economica alla realtà effettiva delle persone. Il ruolo dell’INPS sarà centrale nella gestione delle domande e nell’erogazione dei fondi, che potranno aiutare le famiglie a sostenere le spese essenziali, come affitto, bollette e alimentazione.
In un momento in cui le disuguaglianze rischiano di ampliarsi ulteriormente, questo tipo di sostegno si configura come un atto di responsabilità istituzionale, capace di restituire dignità e sicurezza a chi si trova in difficoltà.