giovedì - 21 Novembre - 2024

Nuova tragedia: dimentica la figlia di 9 mesi in auto dopo il supermercato: cosa si è scoperto

È stata disposta una perizia tecnica sul seggiolino in cui si trovava la bimba di 14 mesi morta per il caldo nei giorni scorsi, dopo essere stata dimenticata in auto dal padre nel parcheggio di un’azienda a Marcon, in provincia di Venezia. La decisione di effettuare questa perizia è stata presa dalla sostituto procuratore Anna Andreatta, che è la responsabile dell’inchiesta su questo tragico incidente.

L’obiettivo della perizia è verificare, come riportato da Il Gazzettino, se il seggiolino fosse a norma secondo la legge in vigore. Dal 2018, infatti, il Parlamento ha approvato una legge che impone l’uso dei cosiddetti dispositivi antiabbandono. Questi sistemi di allarme sono progettati per prevenire l’abbandono in auto dei bambini più piccoli, in particolare quelli di età inferiore ai quattro anni. La verifica della conformità del seggiolino è cruciale per comprendere se ci siano stati elementi di negligenza legati alla mancata attivazione di questi dispositivi di sicurezza.

Il padre della piccola è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di abbandono di minore. Assistito dagli avvocati Giorgio e Luca Pietramala, ha deciso di non nominare un proprio consulente per gli accertamenti richiesti dalla procura di Venezia. Questa scelta potrebbe riflettere la sua volontà di collaborare pienamente con le autorità. Le conseguenze legali per l’accusa di abbandono di minore sono gravi, con pene che vanno dai 3 agli 8 anni di reclusione.

Gli avvocati hanno descritto il loro cliente come un uomo devastato dall’accaduto, sottolineando che è padre anche di un’altra bambina di 4 anni. Hanno dichiarato che l’uomo era sotto forte stress e ha subito un blackout totale quella mattina del 18 luglio, credendo erroneamente di aver lasciato la figlia al nido prima di andare al lavoro e parcheggiare l’auto. Sono stati alcuni colleghi del padre, usciti per la pausa pranzo, ad accorgersi della presenza della bambina chiusa nell’auto. Purtroppo, la corsa disperata verso l’ospedale all’Angelo di Mestre non è servita a salvarla; la bambina è stata dichiarata morta all’arrivo in ospedale.

Questo tragico evento ha sollevato molte domande sulla sicurezza dei bambini e sull’importanza dei dispositivi antiabbandono. L’inchiesta cercherà di chiarire tutte le circostanze che hanno portato a questa tragedia e se il seggiolino fosse conforme alle norme vigenti potrebbe avere un impatto significativo sulle responsabilità legali del padre.

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