Nella giornata odierna, una scritta minatoria contro Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha sollevato una forte indignazione. La scritta è legata alla difesa del reddito di cittadinanza e il suo messaggio contro Meloni è inequivocabile: “Meloni, morirai per l’rdc!”. Questo increscioso episodio è accaduto a Induno Olona, in provincia di Varese.
L’offesa anonima è stata dipinta su un muro tra via Porro e via Sangiorgio. La presenza di questa scritta è stata segnalata al Comune di Induno Olona, che ha prontamente allertato la Polizia di Stato. Dopo gli accertamenti eseguiti dalla Digos, gli addetti alle manutenzioni comunali sono stati incaricati di rimuovere il messaggio offensivo.
“Un gesto deprecabile, assolutamente da condannare”, ha dichiarato il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin. “Non appena la Digos ha completato i rilievi e raccolto gli elementi necessari per identificare l’autore, abbiamo immediatamente fatto cancellare la scritta”.
La decisione di abolire il reddito di cittadinanza ha suscitato forti reazioni e tensioni in diverse parti dell’Italia, specialmente a Napoli dove sono iniziate le prime proteste. Il malcontento è scaturito in seguito alla ricezione di un messaggio di notifica dall’Inps il 28 luglio scorso, che ha interessato circa 160.000 famiglie. Questo, tuttavia, è il primo caso di un messaggio minatorio di tale gravità.
Sul controverso episodio è intervenuto anche Walter Rizzetto, un importante membro di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Condamno con forza la scritta minatoria contro il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, apparsa a Induno Olona, in provincia di Varese”, ha affermato Rizzetto. “Sulla questione della sospensione del reddito di cittadinanza sta circolando molta disinformazione, pertanto invito tutti alla calma. Alcuni gruppi politici dovrebbero evitare di promuovere o sostenere iniziative che non sono basate sul buon senso in un momento così delicato”.
Rizzetto assicura che “il governo e il Ministro Calderone stanno prestando molta attenzione alle fasce più vulnerabili del nostro Paese e le misure adottate sono specificamente mirate a supportare i lavoratori e le famiglie in difficoltà. Queste sono misure per contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale e lavorativa”.
Infine, Rizzetto ricorda che “per le famiglie non in grado di lavorare, il reddito di cittadinanza potrà proseguire fino al 31 dicembre. Per coloro che invece sono abili al lavoro, a partire da settembre, sarà attuata la nuova misura di supporto per la formazione e il lavoro. Questo governo non intende lasciare nessuno in stato di povertà e mi auguro che questo messaggio venga diffuso chiaramente”.