Un recente e tragico caso di meningite che ha scosso l’opinione pubblica è quello della studentessa Lara Ponticello, una 23enne in Erasmus in Germania. Lara è stata colpita dalla meningite e la malattia l’ha portata via in soli due giorni. Matteo Bassetti ha commentato: “Si è spenta nel giro di appena 3 giorni. Tanti ne sono passati tra venerdì 24 maggio e domenica 26, quando Lara Ponticello ha chiuso gli occhi per l’ultima volta.” Questo caso evidenzia la rapidità e la pericolosità della meningite, soprattutto nella sua forma fulminante.
Bassetti ha poi spiegato che la meningite può essere causata da batteri, virus o funghi. La forma virale è più comune e meno grave, mentre quella batterica può avere conseguenze molto più gravi. Le forme più fulminanti sono generalmente legate al meningococco, un batterio che può appartenere ai gruppi B, A, C, Y, e W135.
Secondo Bassetti, la soluzione più efficace per prevenire la meningite è la vaccinazione. “I batteri che la provocano sono prevenibili con la vaccinazione,” spiega l’infettivologo. I vaccini specifici sono raccomandati per diverse fasce di età e situazioni di rischio, offrendo una protezione significativa contro le forme più gravi di meningite batterica.
L’importanza della vaccinazione è ulteriormente sottolineata dal fatto che, nonostante il trattamento tempestivo, le conseguenze della meningite possono essere devastanti. Anche per coloro che sopravvivono, le complicazioni possono includere sordità, danni cerebrali, o la necessità di amputazioni. Pertanto, oltre a promuovere la vaccinazione, è essenziale continuare a educare il pubblico sull’importanza delle misure preventive e della ricerca immediata di assistenza medica in presenza dei sintomi della meningite.
In conclusione, mentre la meningite rimane una minaccia significativa, soprattutto nei casi di infezione batterica, le misure preventive come la vaccinazione e l’igiene personale sono fondamentali per ridurre il rischio e proteggere la salute pubblica.