martedì - 3 Dicembre - 2024

Marito e moglie muoiono a distanza di 23 ore dopo 50 anni di matrimonio

Un’intensa storia d’amore durata oltre cinquant’anni ha avuto un commovente e tragico epilogo: quando lui è morto, lei l’ha seguito a poche ore di distanza. Giovedì, alle 10, Gianfranco Bortoli è deceduto in ospedale, solo due giorni dopo aver visto per l’ultima volta la moglie.

Il cuore di Lucia Croce ha cessato di battere il venerdì alle 9, nella sua casa di via Monte Cimone, a San Vito. La notizia, tanto toccante quanto triste, ha generato una grande emozione all’interno della comunità.

Gianfranco, 72 anni, e Lucia, 73, si sono conosciuti nel 1970 al matrimonio di un cugino e da quel momento non si sono mai separati. Si sono sposati il 10 febbraio 1973 e da allora hanno condiviso tutta la loro vita.

Lei originaria di Magrè, lui di Castelnovo, si sono trasferiti a San Vito nel 1995. La loro esistenza è stata contrassegnata da lavoro, sacrifici e difficoltà, che sono riusciti a superare grazie anche al sostegno dei figli Mauro, Francesco e Federica.

“I nostri genitori erano forti, pieni di energia, con una grande voglia di vivere e di superare la malattia – racconta Mauro. – Papà, amante della caccia e del giardinaggio, era un lavoratore instancabile. Nel 1978 aveva fondato una sua impresa edile che ha gestito fino al pensionamento nel 2007. Mamma, sempre solare e buona, ha dedicato la sua vita a noi figli e ai suoi cinque nipoti, che erano al centro delle sue attenzioni”. Gianfranco era un uomo di poche parole, a volte ostinato, ma estremamente generoso, sempre pronto ad aiutare chi si trovava in difficoltà.

“Mamma e papà erano malati da tempo e ci eravamo preparati alla loro partenza, ma perdere entrambi in così poche ore è stato devastante dal punto di vista emotivo – aggiunge Federica. – Papà aveva ricevuto la diagnosi di tumore nell’ottobre scorso, mentre mamma era malata da quattro anni. Entrambi erano assistiti dal reparto di oncologia dell’ospedale di Santorso e dal servizio di assistenza domiciliare integrata, che non si aspettavano un aggravamento così rapido delle loro condizioni”.

“Il loro ultimo incontro è stato il martedì prima che papà venisse ricoverato – ricorda Francesco. – Li abbiamo lasciati soli per un momento e in quel breve lasso di tempo si sono scambiati uno sguardo pieno di tenerezza, senza proferire parola, dato che mamma non era più lucida. Quando papà ha capito che per Lucia non c’era più speranza, ha deciso di lasciarsi andare, cosa che non aveva mai fatto in vita”.

Il funerale di Lucia e Gianfranco si terrà martedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Vito. Successivamente, dopo la cremazione, le ceneri di Lucia saranno sepolte nella tomba di famiglia a Magrè, mentre quelle di Gianfranco riposeranno nel cimitero di Castelnovo. Amici e parenti della coppia, sconvolti dalla doppia tragedia avvenuta in meno di 24 ore, avranno l’opportunità di condividere il dolore con i figli.

Il 10 febbraio scorso avrebbero dovuto festeggiare il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio, che però è stato rimandato a causa del ricovero di Gianfranco. “Ora che sono di nuovo insieme, potranno finalmente festeggiare” afferma Francesco. “Ci hanno lasciato un grande dono, evitandoci di dover dire a mamma che papà era morto. Ci hanno trasmesso una grande eredità: la forza di volontà e il valore della famiglia. Inoltre, erano nonni molto affettuosi e adoravano la piccola Gioia, 6 anni, l’unica femmina tra i cinque nipoti”.

Questa straziante storia di un amore così profondo e duraturo che neanche la morte ha potuto separare, lascia un grande vuoto nella comunità di San Vito, ma anche una lezione sulla forza dell’amore e dell’unione familiare.

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