L’attrice, ex modella e scrittrice italiana Anna Kanakis, celebre per essere stata Miss Italia nel 1977, è deceduta all’età di 61 anni. Kanakis, dal 2004, era unita in matrimonio con Marco Merati Foscarini, originario di Venezia. In precedenza, nel 1981, aveva sposato il musicista Claudio Simonetti, da cui poi divorziò dopo alcuni anni.
La conferma del decesso è stata fornita dal marito all’Adnkronos. La scomparsa è avvenuta ieri. I funerali si svolgeranno a Roma il 23 novembre alle 15 presso la chiesa di San Salvatore in Lauro.
Chi era Anna Kanakis
Anna Kanakis, dopo aver vinto il titolo di Miss Italia 1977, ha intrapreso la carriera di modella, per poi divenire un’attrice partecipando in quasi trenta tra film e fiction. La sua carriera si è poi evoluta nella politica e, infine, nella scrittura.
Nel mondo del cinema, Kanakis è stata particolarmente apprezzata nelle commedie degli anni ’80, lavorando sotto la direzione di Castellano e Pipolo e Sergio Martino in pellicole come ‘Attila flagello di Dio’ (1982), ‘Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio’ (1983), ‘Acapulco, prima spiaggia… a sinistra’ (1983). Anche la televisione ha spesso ricercato la sua presenza in ruoli da coprotagonista, come in ‘Vento di ponente’ (2002) e ‘La Terza Verità’ (2007). Negli ultimi anni, si era dedicata principalmente alla scrittura.
Cosa diceva l’attrice su di lei
Kanakis, nella sua biografia pubblicata sul suo portale ufficiale, raccontava: «Sono nata in Sicilia nel 1962 a Messina, in una casa baciata dal sole e lambita dal mare. Mio papà era greco e mia mamma messinese. Grazie alla popolarità ottenuta come Miss Italia, ho cominciato a calcare le passerelle della moda italiana.
Nel 1982 ho incontrato il musicista Claudio Simonetti e mi sono trasferita a Roma, che è diventata la mia nuova casa. Dopo il divorzio, cominciai la mia vita da single nella Città Eterna. Una svolta professionale avvenne una sera, a cena con un amico che sognava di fare il regista, Peppuccio Tornatore.
Lui mi suggerì di provare a recitare. Con poca convinzione, seguii il suo consiglio, realizzai un servizio fotografico in bianco e nero e incontrai un agente. Il primo regista che notò il mio volto fu Gigi Magni, che mi convocò per un provino. In quell’attimo, invasa dalla strana febbre che corre nelle vene degli attori, cominciò il mio viaggio e da allora non mi sono più fermata».