venerdì - 22 Novembre - 2024

L’ospedale è strapieno: c’è un solo posto per 4 interventi. Il primario alle pazienti: “Decidete voi chi sarà operata per prima”

L’ospedale di Lecco vive momenti critici, trovandosi in una situazione di overbooking, al punto che alcuni pazienti programmati per interventi chirurgici sono stati rimandati a casa. Questa problematica, delle liste d’attesa e degli ospedali stracolmi, non è circoscritta solo a Lecco, ma riguarda l’intero Paese.

Ma qual è la vera situazione all’ospedale Manzoni del capoluogo lariano? Incredibilmente, la decisione di chi rimandare a casa non è stata presa dai medici, ma dalle pazienti stesse, a seguito di una richiesta del primario. Tra queste pazienti, vi erano una donna di 51 anni affetta da un tumore ginecologico con mutazione genetica e una signora di 80 anni con complicazioni alla vescica, che era giunta da un’altra regione insieme alla figlia.

Cosa è successo

Il venerdì in questione ha visto diverse pazienti, che erano in attesa di ricovero per interventi chirurgici pianificati da tempo, costrette a tornare a casa a causa della mancanza di posti letto. Questa situazione ha determinato un vero e proprio affollamento. Alcuni malati hanno persino dovuto attendere in piedi il loro turno per l’intervento, mentre altri erano sistemati su barelle nei corridoi o al Pronto soccorso.

Antonio Pellegrino, primario di Ostetricia e Ginecologia, avrebbe convocato le quattro pazienti in lista d’attesa, informandole che avrebbe potuto operare soltanto una di loro quel giorno, come riportato dal Corriere della Sera. La scelta iniziale del primario era ricaduta sulla 51enne con tumore. Tuttavia, quando questa decisione è stata comunicata, una paziente di 80 anni ha espresso il proprio disappunto, sottolineando che anche per lei il rinvio sarebbe stato problematico. Dopo una verifica che confermava che un rinvio di una settimana non avrebbe comportato rischi per la 51enne, quest’ultima ha deciso di cedere il proprio posto. In risposta a ciò, il medico ha esclamato: «Allora a questo punto decidete voi», mostrando il proprio sconforto.

Il commento del direttore generale: «Accertamenti in corso. Da questa settimana 12 posti letto in più»

Questo episodio ha suscitato notevoli polemiche sia a Lecco che in tutta la Lombardia. Paolo Favini, direttore generale dell’Asst di Lecco, ha fornito un commento sulla situazione, sottolineando che sono in corso accertamenti relativi all’accaduto. Ha inoltre dichiarato: «Al momento posso solo confermare che tre pazienti ginecologiche sono state rimandate a casa nei giorni scorsi per fare fronte ad alcune urgenze. Dall’inizio di ottobre abbiamo potenziato le sedute operatorie, due in più al giorno, e da questa settimana è attiva una nuova area chirurgica con dodici posti letto per rispondere alle richieste dei cittadini».

Ricordiamo che tra le pazienti che erano state convocate per l’intervento c’erano, tra le altre, una donna di 51 anni con tumore ginecologico e una 80enne con problemi alla vescica, giunta da un’altra regione con la figlia.

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