venerdì - 22 Novembre - 2024

Lo studio afferma: “L’acqua di rosmarino ringiovanisce il cervello di 11 anni”

Il Rosmarinus officinalis

, più comunemente conosciuto come rosmarino, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiacee. Questa specie botanica è nativa dell’area mediterranea, dove cresce spontaneamente, ma si adatta con facilità anche alla coltivazione in ambienti domestici, come in vasi. Tradizionalmente riconosciuto per il suo impiego come condimento aromatizzante in ambito culinario, il rosmarino rivela una serie di proprietà benefiche che vanno oltre l’uso in cucina.

Nell’ambito dell’erboristeria, il rosmarino è stato ufficialmente approvato per il trattamento dei disturbi dispeptici, terminologia medica che fa riferimento a varie problematiche legate al sistema digestivo. Il segreto delle sue proprietà terapeutiche risiede principalmente nell’olio essenziale che si estrae dalla pianta. Questo olio è particolarmente efficace nel trattamento dei reumatismi e dei disturbi circolatori superficiali, inclusi i casi di vene varicose, grazie alla sua azione analgesica e revulsiva.

I ricercatori hanno identificato diversi composti chimici nel rosmarino, come i diterpeni e i flavonoidi, che sono noti per le loro proprietà antiossidanti. Questi composti aiutano a neutralizzare i dannosi radicali liberi nel corpo, contribuendo così a una migliore salute generale.

Nel contesto della medicina popolare, il rosmarino è considerato un rimedio efficace per una varietà di condizioni, tra cui amenorrea (assenza di mestruazioni), dismenorrea (mestruazioni dolorose), oligomenorrea (mestruazioni rare o leggere). È inoltre utilizzato per alleviare mal di testa, vertigini, stati di esaurimento associati a stress intenso, dolori muscolari e sciatica. Per uso esterno, il rosmarino è impiegato in impacchi per accelerare la guarigione di eczemi e nel trattamento di ferite che tardano a guarire.

Le ricerche scientifiche recenti hanno ampliato la comprensione delle potenzialità del rosmarino. Studi indicano che il Rosmarinus officinalis potrebbe essere efficace nel ridurre i livelli di glucosio nel sangue e nel migliorare la memoria prospettica negli anziani di età superiore ai 65 anni, oltre a contribuire alla riduzione di ansia e nervosismo.

Un studio pilota condotto dall’Università della Northumbria, in Inghilterra, ha scoperto che l’acqua di rosmarino può avere effetti benefici sulla memoria e sulle funzioni cognitive. Si è scoperto che il consumo di un idrolato di rosmarino può avere un effetto di ringiovanimento cerebrale, equiparabile a 11 anni in meno, e può incrementare la capacità di memorizzazione fino al 15% con una dose di 250 millilitri. Le sostanze antiossidanti presenti nel rosmarino aiutano a ridurre le infiammazioni del sistema nervoso, offrendo una prevenzione efficace contro l’invecchiamento cerebrale. Per sfruttare questi benefici, è possibile aggiungere due cucchiai di idrolato a una tazza d’acqua per un consumo giornaliero o preparare un infuso di rosmarino, lasciando in infusione le foglie per 12 ore prima di filtrarle.

Articoli recenti

I più letti