domenica - 24 Novembre - 2024

Leopoldo Mastelloni, l’appello disperato a 79 anni: “Non lavoro e la pensione non mi basta per le bollette”.

Alla vigilia del suo 79esimo compleanno, l’attore napoletano Leopoldo Mastelloni ha rilasciato un comunicato per condividere la sua situazione di fragilità economica. Ha chiesto un intervento al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano affinché il governo conceda il vitalizio per gli artisti indigenti, come previsto dalla legge Bacchelli. «Ringrazio Dio per la salute e il pubblico per l’affetto, ma non pensavo che la mia vecchiaia sarebbe stata così. Terrorizzante. Davanti vedo l’abisso», ha dichiarato Mastelloni. L’attore, noto per i suoi lavori in televisione e cinema, racconta di essere stato escluso dalla Rai nel 1984 dopo un episodio controverso durante il programma Blitz. «Sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette. La legge Bacchelli? Per il momento mi è stata negata anche se ho due valigie di documentazioni».

Mastelloni ha anche menzionato le trasmissioni Techetechetè su Rai1 e lo speciale Chi è di scena su Rai5, dove è stato omaggiato. «Mi hanno celebrato come se fossi già defunto. Ma scherzo, per me quelle due trasmissioni sono state un grande dono, la gente, come sempre, mi ha fermato per la strada», ha commentato con un sorriso, aggiungendo poi con amarezza: «Oggi non mi chiamano neppure per fare la giuria nei talent».

Durante la sua carriera, Mastelloni ha interpretato numerosi ruoli drammatici, partecipato a cabaret e varietà con artisti come Cristian De Sica, Massimo Boldi e Teo Teocoli, e ha anche inciso album come cantante. Di recente è tornato al cinema, ringraziando il regista Pupi Avati per il ruolo di Bonifazio VIII nel film Dante e l’attore Giampaolo Morelli per il film Falla girare. «Ma quello che mi manca di più è il teatro. Parti da vecchio ce ne sono, potrei essere per esempio un Re Lear, ma anche qualche madre».

Dopo il suo appello al ministro, Mastelloni riflette sulle difficoltà del momento: «Forse sono stato troppo presuntuoso, meglio dire che ho carattere, sono un volitivo. E vengo da una famiglia di magistrati, quindi non accetto il compromesso. Ho avuto una vita stupenda, ma adesso a volte ho brutti pensieri, temo la depressione. E pensare che avrei voluto festeggiare con i fuochi d’artificio».

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