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L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sta per raccomandare alle aziende farmaceutiche di sviluppare un vaccino anti-Covid rinnovato, mirato a contrastare la variante Xbb del virus SarsCoV2, che risulta attualmente predominante. L’obiettivo è avere tale vaccino disponibile entro l’autunno. Nel frattempo, l’Ema consiglia anche agli Stati di programmare per l’autunno una nuova fase di vaccinazione, in particolare per i gruppi più a rischio, quali anziani e individui immunocompromessi.
Marco Cavaleri, responsabile dell’Ema per i vaccini e prodotti terapeutici anti-Covid, spiega che l’Ema suggerirà alle aziende di concentrarsi sulla produzione di vaccini mirati specificamente alla variante Xbb, che è significativamente diversa dalle varianti iniziali del virus.
L’obiettivo è lo sviluppo di un vaccino monovalente aggiornato per l’autunno, concentrato esclusivamente sulla variante Xbb. Questo segnerebbe una svolta dal vaccino attuale, che si basa su due diverse varianti del virus, compresa la variante originale di Wuhan del SarsCoV2. Quest’ultima, di fatto, non è più presente in circolazione.
Le future campagne di vaccinazione saranno principalmente dirette verso i soggetti più vulnerabili, come gli anziani. Cavaleri evidenzia che il concetto di rivaccinazione per gruppi a rischio verrà ribadito. Nonostante le campagne vaccinali non abbiano raggiunto i risultati sperati, si spera che il prossimo autunno porterà miglioramenti, con un focus particolare sui soggetti a rischio.
Un’importante questione da affrontare è il numero di dosi di vaccino non utilizzate e vicine alla scadenza. Secondo Arturo Cavaliere, presidente della Società italiana di farmacologia ospedaliera (Sifo), si stima che ci siano oltre 10 milioni di dosi inutilizzate in Italia a causa della bassa adesione alla campagna vaccinale. Cavaliere esprime la speranza che i contratti di acquisto prevedano l’opzione di non dover acquistare ulteriori vaccini a seguito della fine della pandemia.
Affrontare la sfida dell’adesione alla vaccinazione, che è stata minore del previsto negli ultimi mesi, è fondamentale per garantire l’efficacia di questi nuovi piani. Cavaliere sottolinea l’importanza di affrontare i problemi logistici legati alla conservazione del surplus di vaccini, poiché le farmacie ospedaliere stanno già segnalando di essere al limite della capacità di stoccaggio.
Il rischio di un eccesso di scorte di vaccini non utilizzati è una questione di rilevanza sia etica che economica. Oltre a rappresentare un considerevole spreco di risorse finanziarie investite nell’acquisto di questi vaccini, la mancata utilizzazione di dosi di vaccino già disponibili può comportare conseguenze sulla salute pubblica, in particolare in un contesto in cui molte regioni del mondo sono ancora alle prese con la scarsità di vaccini.
Cavaleri riconosce che la traiettoria futura del virus rimane incerta. Nonostante al momento il virus non sembri mostrare nuove pericolosità, è importante rimanere allerta e prepararsi nel modo migliore possibile per affrontare eventuali cambiamenti. A tal proposito, il coordinamento tra le agenzie sanitarie a livello nazionale e internazionale, come l’Ema e l’Ecdc, sarà fondamentale per garantire un’adeguata risposta alla situazione in evoluzione.
In conclusione, l’Ema sta incoraggiando un adattamento proattivo della strategia vaccinale per far fronte alla variante Xbb del SarsCoV2. Tuttavia, il successo di questo approccio dipenderà in larga misura dalla capacità dei singoli Stati di attuare efficacemente campagne di rivaccinazione, nonché dalla volontà del pubblico di aderire a queste campagne. Di conseguenza, sarà importante non solo l’innovazione scientifica, ma anche l’impegno da parte delle autorità e della società nel suo insieme per garantire il successo della strategia di vaccinazione.