Lamberto Sposini, noto giornalista e conduttore televisivo, è stato colpito da un malore il 29 aprile 2011, un evento che ha cambiato per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.
All’epoca, Sposini stava conducendo il programma ‘La vita in diretta’ su Rai Uno, quando un’emorragia cerebrale lo colpì improvvisamente, pochi minuti prima della trasmissione. Questo tragico episodio segnò l’inizio di un lungo calvario per il conduttore, che da quel giorno vive con le conseguenze devastanti di quell’evento.
La vita di Sposini, come racconta la sua ex compagna Sabina Donadio, si è trasformata radicalmente. Un uomo che aveva fatto della parola il fulcro della sua carriera e della sua esistenza, si è ritrovato a non poter più comunicare come prima.
Questo evento traumatico non ha colpito solo lui, ma anche la sua famiglia, in particolare la figlia Matilda, che all’epoca era solo una bambina. Il silenzio che si è creato attorno alla vicenda da parte di chi avrebbe dovuto essere un interlocutore attivo ha lasciato un senso di profonda amarezza.
La Rai, come datore di lavoro di Sposini, è stata chiamata in causa per chiarire eventuali responsabilità legate a ritardi nei soccorsi e alla gestione dell’emergenza quel giorno. Le circostanze dell’evento e la mancanza di prontezza nell’intervento sono ora oggetto di una controversia legale che dura da anni, con la famiglia e i legali del conduttore che cercano un riconoscimento morale e un risarcimento adeguato.
Se vuoi conoscere i dettagli della disputa legale tra Lamberto Sposini e la Rai, continua a leggere nella prossima pagina. Scopri quali sono le accuse mosse e le richieste della famiglia per ottenere giustizia e risposte concrete su quanto accaduto.
