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Dai resoconti dell’amante di Alessandro Impagnatiello, è venuto alla luce il dettaglio dell’incontro avuto con Giulia Tramontano prima del suo omicidio. L’amante ha riferito che Giulia le aveva detto che Alessandro non avrebbe mai potuto vedere loro figlio e che il suo unico interesse era la salute del bambino. Ha poi rivelato che Giulia non sapeva se avrebbe visitato i suoi genitori a Napoli, ma era certa che non avrebbe più voluto vedere Alessandro. Secondo le sue parole, dopo il loro incontro, Giulia sarebbe tornata a Senago per discutere con Alessandro e terminare la loro relazione.
Un incontro di solidarietà femminile
L’amante di Alessandro ha descritto il loro incontro come cordiale e sereno. Ha detto che entrambe si sono abbracciate in segno di solidarietà femminile non appena si sono incontrate. Inoltre, ha offerto a Giulia un rifugio per la notte, nel caso ne avesse avuto bisogno. Tuttavia, Giulia ha declinato l’offerta ringraziando la donna, ed è tornata a casa dove, più tardi, è stata accoltellata da Alessandro durante la cena.
Un tributo a Giulia e il timore dell’amante di Alessandro
Una scultura di sabbia è stata creata in onore di Giulia Tramontano sulla spiaggia del Terzo Pettine di Platamona. L’artista Nicola Urru ha ritratto Giulia mentre guarda affettuosamente il suo ventre, come nelle foto emerse dopo il suo omicidio. Nel frattempo, l’amante di Alessandro ha raccontato di aver temuto per la propria sicurezza dopo l’omicidio di Giulia, soprattutto quando Alessandro ha insistito per entrare nella sua casa.
Prove, bugie e una telefonata inquietante
L’amante ha poi rivelato che Alessandro aveva preso i guanti di lattice usati per spostare il corpo di Giulia dal loro posto di lavoro. Inoltre, ha menzionato di aver scoperto le bugie di Alessandro e di aver iniziato a registrare le loro conversazioni come prova. Infine, ha parlato di una videochiamata in cui Alessandro, appena dopo aver ucciso Giulia, le assicurava che Giulia stava dormendo. L’amante, preoccupata per il silenzio di Giulia, aveva cercato Alessandro che aveva risposto solo dopo la terza chiamata.
Alessandro Impagnatiello e le sue menzogne costanti
, secondo l’amante, le aveva detto molte menzogne per convincerla che lui e Giulia si erano lasciati intorno a dicembre o gennaio, ovvero nel periodo in cui la stessa amante aveva scoperto di essere incinta. Tuttavia, i dubbi della donna su queste menzogne l’hanno portata a cercare ulteriori prove, tra cui le registrazioni delle conversazioni tra lei e Alessandro.
Un allarme costante e un silenzio inquietante
L’amante ha ricordato con particolare angoscia una videochiamata di nove minuti con Alessandro, che era avvenuta subito dopo l’omicidio di Giulia. Durante la chiamata, Alessandro aveva continuato a sostenere che Giulia stesse dormendo, nonostante l’amante fosse preoccupata perché Giulia non rispondeva ai suoi messaggi. Alla fine della chiamata, Alessandro aveva cambiato versione, sostenendo che Giulia fosse andata a casa di un’amica. Questa conversazione ha portato l’amante a cercare di rintracciare Giulia, ma Alessandro ha risposto solo alla sua terza chiamata, aumentando ulteriormente i suoi sospetti e la sua preoccupazione.
L’intera vicenda fornisce un’immagine chiara e sconcertante delle ultime ore di Giulia Tramontano, mentre emergono ulteriori dettagli sulla personalità manipolatrice di Alessandro Impagnatiello. Nonostante la tragedia, la solidarietà e l’empatia mostrate da altre donne durante quest’orribile evento offrono un barlume di speranza nella lotta per la giustizia per Giulia.