giovedì - 21 Novembre - 2024

La truffa che svuota il conto, si spacciano per l’Asl: come difendersi

L’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Sassari, situata in Sardegna, ha emesso un’avviso urgente in merito a falsi SMS e messaggi WhatsApp che hanno recentemente colpito in particolare gli abitanti del nord-ovest dell’isola.

Questi messaggi fraudolenti sfruttano l’argomento del coronavirus per attirare l’attenzione dei destinatari. L’ASL e la polizia postale esortano i cittadini a esercitare la massima cautela, raccomandando di non aprire allegati, non cliccare su link sospetti e non chiamare i numeri forniti nei messaggi ingannevoli.

Proteggersi dai Phishing: Strategie Essenziali

Il phishing, una forma comune di frode telematica, utilizza prevalentemente email, SMS o messaggi WhatsApp per ingannare le vittime. Attraverso questi messaggi, gli utenti sono indotti a cliccare su link che li dirigono a siti web falsi, controllati da hacker, dove vengono richiesti dati sensibili e bancari, successivamente utilizzati dai truffatori per svuotare i conti bancari delle vittime.

La difesa più efficace è la vigilanza personale. È vitale verificare sempre link e mittente prima di interagire con qualsiasi contenuto sospetto. Si raccomanda l’uso di connessioni internet sicure, soprattutto quando si accede a siti che gestiscono informazioni delicate. Per una protezione aggiuntiva, considerare l’installazione di una VPN, che cifra il traffico internet.

Assicurarsi sempre che la connessione sia protetta da HTTPS e controllare il nome del dominio quando si apre una nuova pagina web. È importante non condividere mai dati sensibili con terzi; le entità legittime non richiederanno mai tali informazioni via email.

In caso di sospetto phishing o se si è caduti in una truffa, è cruciale segnalare immediatamente l’incidente alle autorità competenti. Questo non solo protegge l’individuo, ma aiuta anche gli altri a evitare di incappare nello stesso problema.

Le denunce possono essere presentate tramite il sito del Commissariato di Polizia di Stato online, gestito dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove è possibile segnalare reati informatici come phishing, hacking, furto di dati di pagamento, truffe e-commerce, spamming, pedofilia online, violazioni di copyright e problemi relativi alla telefonia.

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