giovedì - 21 Novembre - 2024

La toccante lettera di un bambino solo al mondo, la sua famiglia è l’ospedale: “Mi avete regalato felicità”

Una emozionante storia emerge dall’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli, dove un ragazzino di 13 anni, privo di chiunque che si prenda cura di lui, ha dimostrato un incredibile spirito resiliente e un profondo senso di gratitudine.

Nonostante abbia affrontato alcuni dei momenti più duri della vita in tenera età, il ragazzo ha condiviso il suo amore per la “famiglia” che ha trovato in coloro che lo circondano ora.

La storia del ragazzo è stata narrata attraverso una lettera toccante che ha scritto mentre era in ospedale, in attesa di essere assegnato a una struttura di accoglienza per minori. La lettera, insieme a un messaggio dalla fondazione ospedaliera, è stata pubblicata su Facebook.

Nel post condiviso, l’immagine della lettera è accompagnata da un messaggio da parte dell’ospedale, il quale espone: “Oggi, vogliamo pubblicare la bellissima lettera scritta da un ragazzino di appena 13 anni che è stato temporaneamente affidato al nostro ospedale in attesa di essere assegnato a una struttura di accoglienza per minori.

Questo è un documento straordinario, pieno di bellezza, amore e gratitudine. Proviene da un ragazzino che ha già visto il lato più oscuro della vita, ma che sa apprezzare e ringraziare per ogni piccolo gesto di gentilezza che riceve. Stiamo condividendo la sua lettera perché è meravigliosa e perché storie come la sua, le storie degli invisibili, devono emergere.

Noi, come società, siamo tutti responsabili per quello che succede ai nostri bambini, a tutti i bambini, compresi quelli che non conosciamo personalmente e di cui incrociamo distrattamente il destino. Tutti noi qui siamo stati conquistati da questo splendido ragazzino di 13 anni, al quale vorremmo restituire tutta la bellezza e tutto l’amore di cui gli adulti che avrebbero dovuto proteggerlo lo hanno privato.”

La storia di questo ragazzo mette in luce la capacità di resistere alle avversità e di trovare la bellezza nella gentilezza, nonostante le circostanze difficili.

Questo il testo della lettera riportata integralmente:

“Cari dottori, Vi voglio ringraziare per tutto quello che avete fatto tutto questo tempo per me.
Mi avete fatto sentire a casa e mi avete regalato anche qualche momento di felicità nonostante la mia situazione. Ormai per me siete diventati come una famiglia, una famiglia che non ho mai avuto ma che ho sempre sognato e questo sogno me lo avete realizzato. Ringrazio anche gli infermieri che sono stati sempre gentili nei miei confronti anche quando non lo meritavo. Mi avete aiutato a crescere, a diventare più maturo e soprattutto che anche nelle cose più brutte si può trovare sempre del buono; non ci sono parole per descrivere tutto il bene che provo per ognuno di voi. Vi ringrazio infinitamente per tutto quanto e spero che non mi dimenticherete mai anche se andrò via, rimarrete sempre nel mio cuore e spero di avervi dato qualche soddisfazione. Vi voglio davvero tanto bene e anche se mi dispiace andare via da qui e mi mancherete tanto, capisco che dovrà venire quel giorno e vi prometto che lo affronterò con tanta forza e coraggio e che non dimenticherò tutti gli insegnamenti che mi avete dato”.

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