venerdì - 22 Novembre - 2024

La storia scioccante di Dana che incinta di 7 mesi a soli 16 anni, riceve una diagnosi terrificante

Numerose sono le ragazze che, pur molto giovani, si trovano ad affrontare una gravidanza e decidono di proseguire, talvolta in contrasto con i familiari, altre volte sostenute dal partner. È un evento che capovolge l’esistenza, specialmente se si è adolescenti, con solo 16 anni di vita. È un’esperienza che richiede maturità e responsabilità improvvisa, in quanto c’è una vita da tutelare e nutrire.

Diventare madre in tenera età non è una decisione da prendere alla leggera, e coloro che fanno questa scelta devono essere preparate ad affrontare le sfide e i sacrifici che tale decisione comporta, in particolare per rispondere alle necessità del futuro bambino.

Con il crescente costo della vita, la gestione di spese per pannolini, creme, abiti, alimenti per l’infanzia può non essere facile…costi che devono essere preventivati e che possono essere significativi.

Tuttavia, questi problemi sono sembrati insignificanti quando Dana Scatton, la giovane donna al centro di questa storia, durante la sua gravidanza, ha dovuto affrontare una prova molto più dura. Andiamo a vedere cosa le è accaduto.

Dana, la giovanissima futura mamma che vediamo in foto, bellissima, piena di vita, sicura di sé, a 16 anni, in un’età in cui la maggior parte delle ragazze si dedica agli studi, agli amici, alla famiglia, ha dovuto affrontare una sfida che avrebbe sconvolto la sua vita. La notizia della gravidanza la riempiva di felicità e aspettativa per la nuova vita che sarebbe arrivata.

I fatti risalgono al 2018. La ragazza, residente in Pennsylvania, negli Stati Uniti, durante un controllo medico, ha ricevuto una diagnosi devastante il 10 dicembre 2018: un tumore inoperabile.

Dana era affetta da un glioma pontino diffuso (DIPG), un tumore cerebrale estremamente raro e aggressivo che colpisce l’area del cervello connessa al midollo spinale, responsabile di funzioni vitali come la respirazione. Questa malattia colpisce principalmente i bambini tra 5 e 10 anni, interessando solo circa 300 bambini all’anno. I medici le avevano dato tra 3 e 9 mesi di vita. Essendo incinta di 7 mesi, ha dovuto partorire in anticipo per cercare di salvare la sua vita e quella del nascituro.

Dana ha combattuto coraggiosamente contro le avversità, sottoponendosi a radioterapia durante la gravidanza, partorendo prematuramente, riapprendendo a camminare, affrontando la perdita di memoria a breve termine, vedendo doppio, soffrendo di mal di testa continuo e dolori costanti, subendo 5 cicli di chemioterapia e prendendosi cura del suo bambino. La sua lotta è iniziata alla fine di novembre 2018, quando ha iniziato a riscontrare enormi difficoltà nel parlare, nel deglutire e nel camminare.

“Desidero soltanto essere una madre eccellente. Non sto pensando a quello che dicono gli altri, spero in un miracolo,” queste furono le parole pronunciate da Dana, che ha continuato a sperare in un miracolo fino alla fine, nonostante la terribile prognosi. Era consapevole di avere solo l’1% di possibilità di sopravvivere e, sfortunatamente, non ce l’ha fatta. In quel periodo, ricevette innumerevoli preghiere e dimostrazioni di sostegno da ogni parte del mondo.

Il 3 maggio 2019, la sua famiglia, tramite la pagina Facebook Pray for Dana, condivise la triste notizia: “Questa mattina alle 4, Dana è andata a stare con il Signore”. Questa notizia ha lasciato tutti profondamente scioccati e addolorati. La lotta di Dana è un esempio di coraggio e determinazione, un ricordo della fragilità della vita e dell’importanza del sostegno e dell’amore nei momenti più difficili.

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