Un’ondata di tristezza ha pervaso la famiglia di Giulia Tramontano, di 29 anni, la cui speranza di essere ritrovata viva si è dissolta dopo la confessione del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, che l’ha uccisa. Chiara, la sorella della vittima, ha espresso il suo dolore attraverso un post toccante sui social media.
Il grido di dolore della sorella di Giulia Tramontano
Chiara Tramontano
ha scritto sui social: “Grazie. Per averci donato la speranza di ritrovarla. Per aver creduto in noi e per averci assistito. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto l’opportunità di coccolare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali”. Inoltre, ha condiviso una foto della sua famiglia riunita, dichiarando: “La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto”.
La confessione di Alessandro Impagnatiello
Il fidanzato di Giulia, Alessandro Impagnatiello, è l’indiscusso colpevole della sua morte. Confrontato dagli investigatori, ha ammesso l’omicidio. Gli indizi raccolti dagli inquirenti erano decisivi e indicavano tutti un’unica conclusione: la scomparsa di Tramontano poteva essere stata causata solo dal suo compagno.
Dopo aver ucciso la sua compagna, Impagnatiello ha cercato di eliminare il suo corpo tentando di bruciarlo. In seguito ha nascosto il corpo in un intercapedine in via Monte Rosa 21, non molto lontano dalla sua abitazione.
Il rapporto segreto di Alessandro con una collega
Le indagini hanno rivelato che Alessandro, barista di professione, aveva una relazione segreta con una collega al momento dell’omicidio. Giulia aveva scoperto la relazione poco prima di essere uccisa a coltellate e aveva incontrato la donna che frequentava il suo fidanzato. Entrambe le donne non erano a conoscenza l’una dell’esistenza dell’altra. Dopo aver ucciso Giulia, Alessandro ha contattato la sua amante, la quale ha rifiutato di vederlo.