sabato - 12 Aprile - 2025

La profezia di Papa Wojtyla 20 anni dopo: ecco cosa ha predetto

Ci sono date che restano impresse nella memoria collettiva, e il 2 aprile 2005 è una di queste. Era un sabato sera quando il mondo apprese con commozione la notizia della morte di Papa Giovanni Paolo II, uno dei pontefici più amati e iconici della storia moderna. A vent’anni dalla sua scomparsa, il suo messaggio di pace, umiltà e speranza continua a risuonare in tutto il mondo.

Papa Wojtyla ha rappresentato un punto di riferimento non solo per i fedeli, ma anche per chi, pur lontano dalla Chiesa, ha riconosciuto in lui una guida morale e una figura profondamente carismatica.

Con il suo sguardo proteso verso i giovani, il suo instancabile impegno per i più deboli e la sua profonda spiritualità, ha incarnato un ideale di pontefice capace di unire mondi diversi, lingue, popoli e culture.

Durante il suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II ha lasciato un’impronta indelebile attraverso gesti di straordinaria umanità e coraggio. Basti pensare all’incontro con il suo attentatore Mehmet Ali Ağca, perdonandolo dopo il grave attentato del 1981, o alle sue numerose missioni di pace, in cui ha chiesto con forza la fine dei conflitti e il rispetto della dignità umana.

Nonostante la malattia che lo aveva duramente provato negli ultimi anni di vita, ha continuato a offrire testimonianza viva di fede, predicando la pace fino all’ultimo respiro. Le sue parole, i suoi gesti, la sua determinazione rimangono nel cuore di milioni di persone.

Ma c’è un aspetto meno noto della sua figura, che oggi assume un valore sorprendentemente attuale. Si tratta di una profezia da lui pronunciata in un momento chiave della sua vita pubblica, che secondo molti sembra riflettere le tensioni e le sfide del nostro presente. Per scoprire quali parole profetiche Giovanni Paolo II ha lasciato in eredità al mondo, vai nella seconda pagina.

SUCCESSIVA >>

Articoli recenti

I più letti