venerdì - 22 Novembre - 2024

La nuova truffa dei finti carabinieri: ecco chi è a rischio

Spesso si sente parlare di persone raggirate da finti carabinieri che si sono presentati a casa loro. A Torricella Sicura, in provincia di Teramo, per esempio, a casa di un’anziana è andato un falso maresciallo dei carabinieri facendole credere che il nipote era rimasto vittima di un grave incidente stradale su un’auto senza assicurazione e l’ha convinta a dargli soldi in contanti, prima di darsi alla fuga. In questo caso, grazie all’aiuto dei vicini di casa della signora, il raggiro è stato prontamente segnalato alle Forze dell’Ordine che sono riuscite a ritrovare e arrestare il finto agente. Ma come funziona e come difendersi dalla truffa del falso carabiniere?

Come funziona la truffa dei carabinieri

La truffa dei carabinieri inizia con uno o due finti agenti che suonano alla porta di casa della loro vittima, solitamente una persona anziana, vestiti con le divise ufficiali delle Forze dell’Ordine. Solitamente, la scusa è che un parente stretto del proprietario dell’abitazione ha avuto un grave incidente o problema con la legge e che per risolvere la cosa il più velocemente possibile c’è bisogno di un pagamento in denaro contante. La richiesta può andare da centinaia a migliaia di euro. La vittima, spaventata e preoccupata per il figlio o nipote, e certa di avere a che fare con veri carabinieri, tende così a consegnare il denaro agli agenti, venendo in realtà truffata.

Altre varianti del raggiro sono: due finti agenti entrano in casa della vittima con la scusa di fare un sopralluogo su dei furti nella zona, mentre uno distrae il proprietario dell’abitazione con domande incalzanti, l’altro ruba tutto ciò che riesce a trovare; oppure due falsi carabinieri dopo aver avuto accesso all’abitazione, fingono di aver arrestato un gruppo di nomadi con della refurtiva che potrebbe essere della stessa vittima. Con questo pretesto si fanno mostrare dove sono il denaro e i gioielli tenuti in casa che vengono poi realmente rubati.

Al telefono, invece, avviene la truffa della Polizia Postale, anche in questo caso si tratta di finti agenti che chiamano spacciandosi per funzionari veri e chiedendo un invio di soldi immediato.

Come difendersi dalle truffe e a chi rivolgersi

Per difendersi dalle truffe, le Forze dell’Ordine stesse hanno compilato un elenco di consigli sulle azioni da compiere per evitare di essere raggirati da malviventi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, soprattutto se vengono a trovarvi in orari inusuali o quando siete soli in casa
  • non mandare i bambini ad aprire la porta
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che siano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se bisogna firmare la ricevuta, aprire con la catenella attaccata
  • prima di fare entrare uno sconosciuto, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento
  • nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonare all’ufficio di zona dell’Ente e verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
    non dare mai soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo o agenti delle Forze dell’Ordine

In ogni caso, se si teme di essere in pericolo, è sempre utile chiamare le Forze dell’Ordine al 112 o al 113 e, se si è soli in casa, cercare di attirare l’attenzione dei vicini.

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