giovedì - 19 Settembre - 2024

“La morte non esiste. Quando si muore non si smette di vivere, si cambia mondo. La nostra coscienza è immortale”

È una domanda che, anche involontariamente, ci poniamo in maniera costante; è assolutamente inevitabile. Ma forse questo nostro dilemma apparentemente irrisolvibile nella vita terrena, è superfluo e soprattutto senza fondamenta. Il motivo? Perché la morte non esiste. È quanto afferma un giornalista, per quindici anni reporter di guerra, Stéphane Allix che in Francia ha pubblicato un libro che è riuscito a vendere 200mila copie intitolato proprio: «La morte non esiste». Il giornalista e scrittore sostiene: «Quando si muore non si smette di vivere, si cambia mondo». Una teoria di grandissimo impatto che ha approfondito in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Le ricerche

Allix spiega come la sua non sia semplicemente una credenza o un pensiero infondato, è bensì il frutto di anni di lavoro: «Non è che io lo pensi, non è una credenza. Sono arrivato a questa conclusione dopo anni di indagine, tra ricerche scientifiche ed esperienze personali. La mia è un’inchiesta giornalistica, e mi ha portato alla convinzione che la coscienza non scompare nel momento della morte. Esiste un aspetto più profondo e misterioso della coscienza, e sembra che continui a esistere quando il cervello non funziona più. Questa non è un’idea, né qualcosa che vada contro l’osservazione scientifica; è un’esperienza che possiamo fare in molti ambiti legati alla coscienza».

Esperienze di pre-morte

Il fulcro degli studi di Stéphane Allix si concentra sulle esperienze di pre-morte, testimoniate in moltissimi casi da persone che hanno combattuto tra la vita e la morte: «Vittime di incidenti che, durante i tentativi di rianimazione, hanno avuto l’impressione di osservare la scena dall’alto, come se fossero uscite dal proprio corpo e avessero assistito al loro presunto decesso. La visione di una luce intensa, una profonda sensazione di benessere, di essere immersi nell’amore, e l’incontro con cari defunti o entità spirituali».

Il giornalista e scrittore grazie alle ricerche condotte sul campo afferma come l’esperienza pre-morte sia l’esito di una coscienza più profonda: «Abbiamo oggi molti studi accurati su persone che hanno subito un arresto cardiaco: sappiamo con sicurezza dalle cartelle cliniche che il loro cervello aveva smesso totalmente di funzionare, oppure funzionava solo al 20/30%, e nonostante ciò hanno mantenuto uno stato di coscienza molto vivido, tant’è che dopo erano in grado di ricordarsene. Credo di aver ottenuto evidenze consistenti che rendono molto solida l’ipotesi della vita dopo la morte, che cioè la coscienza possa continuare a esistere dopo che il cervello si ferma». Allix si basa su dei risultati scientifici, l’immortalità della nostra anima di fatto nega l’esistenza della morte.

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