venerdì - 22 Novembre - 2024

La malattia che ha colpito Laura Pausini: fate attenzione a questi sintomi

Laura Pausini

, celebre cantante italiana, è riconosciuta globalmente per il suo straordinario talento e successo. Dopo la sua trionfale vittoria al Festival di Sanremo nel 1993 con il brano ‘La solitudine‘, la sua carriera ha preso un volo inarrestabile, superando i confini nazionali. È stimato che Pausini abbia venduto oltre 70 milioni di dischi in tutto il mondo, ottenendo riconoscimenti di prestigio, tra cui spicca il Golden Globe.

Nata a Faenza, Pausini è uno dei volti più noti della musica italiana a livello internazionale. Ha cantato in 5 lingue diverse e collaborato con alcuni dei più grandi nomi della musica mondiale, tra cui Madonna, Phil Collins, Miguel Bosè e James Blunt. A distanza di 30 anni dai suoi esordi, continua a incantare i fan con la sua voce unica.

Il 27 ottobre 2023, Pausini ha lanciato un nuovo album di inediti intitolato Anime parallele, composto da 16 tracce. Da giugno 2023 ad aprile 2024, sarà impegnata nel Laura Pausini World Tour 2023-2024, che comprende 43 date divise in quattro parti, toccando l’Italia, l’Europa e l’America.

Recentemente, Pausini ha attirato l’attenzione per una toccante confessione fatta durante l’intervista a Domenica In. Ha parlato della sua battaglia contro la tachicardia parossistica sopraventricolare, una condizione che la affligge sin dall’infanzia, caratterizzata da improvvise accelerazioni del battito cardiaco. “Mi è venuto mentre presentavo la finale dell’Eurovision Song Contest 2022. Non è mai stato così forte, sento il cuore che va fuori dal corpo” – ha condiviso la cantante.

Questa condizione, che può manifestarsi in episodi di aritmia con frequenze superiori ai 100 battiti al minuto, è causata da anomalie congenite del cuore o, in rari casi, da patologie ereditarie. Può durare da pochi minuti a diverse ore, provocando sintomi quali palpitazioni intense, cali di pressione, vertigini, difficoltà respiratorie e dolore al petto. I medici trattano la tachicardia con farmaci endovenosi come adenosina, verapamil o diltiazem, o mediante manovre che stimolano il nervo vago.

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