venerdì - 22 Novembre - 2024

“La maestra mi picchia”, mamma cuce un registratore nei vestiti del bimbo e incastra l’insegnante violenta

A Parete, in provincia di Caserta, una storia di abusi emerge in un asilo, grazie all’azione coraggiosa di una madre. Dopo aver sentito suo figlio di tre anni lamentarsi ripetutamente delle violenze subite dalla maestra e dopo aver notato lo stesso comportamento in altri bambini, la genitrice ha deciso di prendere in mano la situazione.

Preoccupata e determinata a scoprire la verità, la madre ha cucito un minuscolo registratore negli abiti del suo bambino per raccogliere prove delle presunte malefatte dell’educatrice. Ciò che ha scoperto ha confermato le sue peggiori paure.

Schiaffi e insulti registrati

Il materiale audio, successivamente consegnato ai carabinieri, ha rivelato chiaramente una voce femminile che pronunciava ripetutamente insulti come «scemo», seguiti dal rumore distintivo di uno schiaffo. Queste evidenze sono state riportate anche dal Corriere della Sera.

Grazie a queste prove, i carabinieri, sotto la guida della Procura di Napoli Nord, hanno avviato un’indagine approfondita. Hanno raccolto ulteriori testimonianze da altre madri e visionato le immagini delle telecamere di sicurezza della scuola paritaria dell’infanzia.

Da queste indagini è emerso un quadro sconvolgente: la maestra, anziché curare e proteggere i piccoli, li insultava e maltrattava regolarmente. Le modalità di abuso erano varie: dalla violenza fisica come schiaffi e calci alla violenza psicologica, come spintoni e tirate di capelli.

A seguito di queste rivelazioni, l’insegnante è stata sospesa per un anno dalle sue funzioni. La comunità, sconvolta, chiede ora che venga fatta giustizia per i piccoli vittime di tali atrocità.

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