venerdì - 22 Novembre - 2024

La chiamano la malattia del sole: 5 regole da seguire per proteggersi

L’estate è ufficialmente giunta, regalando a tutti l’opportunità di correre sulla spiaggia per un tuffo rinfrescante o per abbronzarsi, specialmente dopo una primavera imprevedibile e in costante cambiamento.

Sia per chi è in vacanza che per chi, semplicemente, ha del tempo libero, i litorali pullulano di bagnanti da due settimane a questa parte. Non c’è dubbio sul fatto che il sole, assunto con le dovute precauzioni, offre numerosi benefici per il nostro benessere psicofisico.

I benefici del Sole

Il sole svolge i suoi effetti benefici attraverso l’irraggiamento, emettendo energia sotto forma di fotoni, che comunemente chiamiamo luce. Sarebbe riduttivo elencare tutti i benefici che il sole può portare, considerando che aiuta a prevenire il diabete, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, l’obesità, l’asma e alcune infezioni respiratorie.

Inoltre, stimola la produzione di vitamina D e di melanina, cura la dermatite atopica e la psoriasi, allevia i dolori muscolari, migliora la qualità del sonno, ed è un valido aiuto contro la depressione e lo stress.

Nonostante tutto, va sottolineato che l’esposizione al sole deve essere moderata per garantire un impatto benefico sul corpo e sulla mente. Tuttavia, siamo sicuri di essere al sicuro dai rischi legati all’esposizione solare? Conosciamo davvero la malattia del sole? Ecco le 5 regole da seguire per prevenirla e proteggerci.

La Malattia del Sole: Xeroderma Pigmentoso

Anche se il suo nome scientifico è Xeroderma Pigmentoso, è comunemente conosciuta come la malattia del sole. Si tratta di una malattia cutanea molto rara, ma che non deve essere affatto sottovalutata, dato i sintomi con cui si presenta. I più evidenti sono un’abnorme sensibilità alle radiazioni ultraviolette, un rischio di gravi scottature, la comparsa di vesciche e un arrossamento persistente della pelle, anche a fronte di una minima esposizione al sole.

Il Xeroderma Pigmentoso può colpire anche i bambini, nei quali appaiono pigmentazioni sul viso simili a lentiggini entro i primi due anni di vita. Il sospetto di essere affetti da questa malattia si ha quando il paziente presenta sintomi a carico della pelle, degli occhi e del sistema nervoso. In particolare, la pelle diventa estremamente sensibile alle radiazioni ultraviolette, provocando gravi scottature o vescicole e arrossamento persistente, anche con una breve esposizione al sole.

La Diagnosi e la Prevenzione del Xeroderma Pigmentoso

Coloro che sono affetti da Xeroderma Pigmentoso, secondo gli esperti, sono esposti a un maggior rischio di tumori della pelle causati dall’esposizione al sole, come il carcinoma delle cellule basali o delle cellule squamose e il melanoma. La diagnosi della cosiddetta malattia del sole avviene attraverso esami genetici che analizzano insieme i seguenti geni: DDB2, ERCC1, ERCC2, ERCC3, ERCC4, ERCC5, POLH, XPA, o XPC.

Poiché non esiste una terapia specifica, è importante prevenire questa malattia. Le 5 regole fondamentali per proteggersi sono:

  1. Evitare l’esposizione al sole, utilizzare creme solari con il massimo fattore protezione;
  2. Indossare vestiti che proteggano dai raggi UV, oltre a cappelli e occhiali da sole;
  3. Proteggere gli ambienti interni, applicando ai vetri pellicole anti-UV e cambiando eventualmente le lampadine che emettono raggi UV con lampadine che non ne emettono;
  4. Controllare autonomamente la comparsa di sintomi che possono indicare un problema;
  5. Non perdere tempo in presenza di tali sintomi, rivolgersi immediatamente allo specialista per avviare la terapia. La diagnosi precoce può salvare la vita.

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