Ogni anno milioni di persone in tutto il mondo vengono colpite da un infarto, spesso senza alcun preavviso. In particolare negli Stati Uniti, l’infarto rappresenta ancora oggi la prima causa di morte, e ciò nonostante i numerosi progressi in ambito medico e diagnostico.
È un dato che colpisce per la sua gravità, ma che risulta ancor più inquietante se si considera che molti infarti potrebbero essere evitati con una maggiore consapevolezza e qualche accorgimento nella vita di tutti i giorni.
In molti casi, un attacco cardiaco è preceduto da sintomi riconoscibili, ma ci sono anche situazioni in cui il cuore si arresta improvvisamente, senza che chi ne è colpito abbia mai sospettato nulla. Eppure, il nostro corpo spesso ci parla, e il cuore – così centrale per la nostra esistenza – manda segnali sottili ma significativi che vale la pena conoscere e non ignorare.
Le cause più comuni dell’infarto sono ben documentate: ostruzioni delle arterie coronarie, accumulo di colesterolo, ma anche fattori meno noti come spasmi improvvisi o vere e proprie lacerazioni arteriose. Accanto a questi, ci sono abitudini di vita quotidiana che, nel tempo, possono aumentare il rischio cardiovascolare, anche in soggetti apparentemente sani.
Esiste però una buona notizia: gran parte degli infarti si può prevenire. Secondo importanti studi internazionali, fino al 90% dei casi potrebbe essere evitato semplicemente correggendo alcune scelte nella routine quotidiana.
Nella seconda pagina dell’articolo scoprirai quali sono i cinque cambiamenti di stile di vita più efficaci secondo la scienza per ridurre drasticamente il rischio di infarto. Vai nella seconda pagina per conoscere questi strumenti preziosi per la tua salute… e per il tuo cuore.