Kimberly Bonvissuto non è tornata a casa, ma “è in buone condizioni di salute” e il suo è un allontanamento volontario, secondo chi indaga. È passata una settimana, tra l’angoscia del tempo che scorre e la speranza di ricevere la notizia tanto attesa.
Una notizia che ora sembra essere arrivata, anche se è doveroso rimanere ancora cauti: secondo gli inquirenti, la ventenne che non torna a casa sua a Busto Arsizio da lunedì 20 novembre, sta bene e si trova in Italia, stando a “quanto constatato, almeno sino a qualche giorno fa”. Si sarebbe allontanata di sua volontà.
Ma andiamo con ordine. La aspettavano a casa, in via Cellini ai Frati, ma non è mai rientrata e non ha più dato notizie di sé. Quando è uscita di casa, quel pomeriggio, indossava una tuta grigia, scarpe da ginnastica nere e un giubbotto Colmar nero. Era uscita per incontrare la cugina ma, da quanto scoperto in un secondo momento, avrebbe avuto un appuntamento con un ragazzo, di cui però nessuno sa nulla.
L’allarme è stato dato alle forze dell’ordine con una denuncia da parte dei familiari: tecnicamente si tratta di un allontanamento volontario, ma la polizia conferma che sono in corso le attività di ricerca della ragazza. Kimberly Bonvissuto è alta un metro e 55, ha i capelli rossi e porta (non sempre) gli occhiali. Perché non è più rincasata e il suo telefono risulta spento? Doveva incontrare qualcuno quel giorno? Cosa può essere successo e dove potrebbe trovarsi?
Le Ultime Notizie su Kimberly Bonvissuto
Il raggio delle ricerche si è esteso ben oltre i confini del popoloso comune in provincia di Varese. Tutte le ipotesi sono aperte, ma in queste ore gli inquirenti lavorano nella convinzione che quello della ragazza possa essere stato un allontanamento volontario e che Kimberly sia viva e stia bene: ci sarebbero elementi fondati a supporto di questa ipotesi sui quali, però, chi indaga mantiene il massimo riserbo. Il pubblico ministero della procura di Busto, che coordina le ricerche, ha aperto un fascicolo di indagine sulla scomparsa della ventenne: si tratta di un fascicolo contro ignoti per “fatti non costituenti reato”.
“È in Italia e sta bene, la famiglia è stata informata”
Non ci sono quindi né capi di imputazione né indagati. Si tratta di un passaggio tecnico necessario per acquisire la denuncia di scomparsa ed effettuare tutti gli accertamenti tecnici per rintracciare la ragazza. “All’esito delle indagini finora svolte e sulla base degli elementi verificati, l’allontanamento di Kimberly è da ritenersi volontario e non causato da intimidazioni o minacce. Per quanto constatato, almeno sino a qualche giorno fa, la ragazza è in territorio italiano e in buone condizioni di salute. La famiglia è stata informata di questi attuali sviluppi” ha dichiarato in una nota il procuratore di Busto Arsizio, Carlo Nocerino.