Tra gli individui coinvolti nelle indagini sulla scomparsa della piccola Kata, due sono zii della bambina. Uno dei sospettati è lo zio materno, Argenis Abel Alvarez Vazsquez, noto come Dominique, un 29enne precedentemente arrestato per reati legati ad un racket in un ex hotel. L’altro zio appartiene al lato paterno della famiglia. Entrambi risiedono a Firenze.
Oltre ai due zii, vi sono tre altri indagati: una donna e due uomini. Queste persone, proprietari di due trolley e un borsone, sono state viste uscire dall’ex hotel Astor con questi bagagli il 10 e 17 giugno. La Procura di Firenze intende effettuare accertamenti di polizia scientifica su questi oggetti. Prossime mosse dell’indagine comprenderanno operazioni di scavo nell’ex hotel alla ricerca di tracce che possano collegarsi alla scomparsa di Kata.
Un passo avanti nelle indagini
Mentre potrebbe essere prematuro definirlo una vera e propria svolta, è certo che c’è stato un progresso significativo nell’inchiesta sulla scomparsa di Mia Kataleya Chiclo Alvarez. Gli inquirenti hanno commissionato test tecnici per identificare possibili tracce di “materiale biologico o genetico” e per estrarre profili di DNA da alcuni borsoni e trolley sequestrati ai cinque indagati che erano presenti nell’hotel al momento della scomparsa della bambina.
Un ulteriore accertamento riguarda i rubinetti dei bagni di due stanze dell’hotel. Durante un sopralluogo il 11 giugno, sono state rilevate tracce di sangue. Tra i cinque sospettati, tre sono stati catturati dalle telecamere mentre lasciavano l’edificio con bagagli che avrebbero potuto nascondere la bambina.
Due borsoni e un trolley per occultare il cadavere: l’ipotesi dei magistrati
Gli stessi bagagli in questione sono stati usati dai cinque sospettati anche una settimana dopo, durante lo sgombero dell’hotel. I restanti due indagati avrebbero frequentato le stanze dove sono state trovate le tracce di sangue. Ma le verifiche della Procura di Firenze non si fermano qui. Sono previsti ulteriori scavi intorno all’edificio per cercare tracce della bambina scomparsa. In una nota correlata, l’avvocato Elisa Baldocci ha recentemente discusso un ricorso per quattro peruviani coinvolti in un’indagine parallela riguardante la scomparsa della bambina.