L’ infarto è la necrosi delle cellule che compongono la tonaca muscolare del cuore. Abbiamo imparato a conoscere i sintomi d’esordio, così come i fattori di rischio, mentre, proprio in merito alla diagnosi, abbiamo un’importante scoperta che ci riempie di gioia.
Gli scienziati dell’Università Johns Hopkins, con a capo il ricercatore Peng Zheng, all’interno del loro studio, pubblicato sulla rivista Advanced Science, hanno illustrato di aver scoperto una nuova straordinaria tecnica che permette di diagnosticare l’infarto in pochi minuti.
Zheng ha dichiarato: ”Abbiamo creato una nuova tecnologia capace di stabilire rapidamente e in maniera precisa se qualcuno sta avendo un infarto”. La tecnologia in questione è quella biofotonica, che si avvale della luce laser per rilevare i biomarcatori, risposte corporee a condizioni particolari, tra cui l’infarto, appunto.
Entriamo più nei dettagli. L’infarto comunemente viene individuato attraverso l’elettrocardiogramma, quindi un esame strumentale, seguito da esami ematici che richiedono almeno un’ora di attesa e vengono, in genere, ripetuti. Il nuovo test ematico messo a punto dal team di scienziati, invece, in soli cinque-sette minuti, offre già i risultati, permettendo tempestivamente di correre ai ripari e scongiurare il decesso del soggetto infartuato.
Oltre ad essere tempestivo, secondo il team che lo ha messo a punto, potrebbe essere utilizzato come strumento portatile per i soccorritori in ambulanza o per i privati cittadini. Ma su cosa si basa? Su un minuscolo chip con una superficie nanostrutturata davvero innovativa su cui viene testato il sangue.
La metasuperficie del chip migliora i segnali elettrici e magnetici durante l’analisi della spettroscopia Raman, rendendo così visibili i biomarcatori dell’infarto in pochi secondi, anche in concentrazioni bassissime. Allo stato attuale, occorrono altre indagini ma questo strumento può rappresentare il futuro, secondo gli esperti.