L’infarto è una delle patologie più severe e diffuse al mondo, ragion per cui l’attenzione della comunità scientifica è massima, proprio per cercare di pervenire ad una diagnosi tempestiva, correndo subito ai ripari.
Sappiamo tutti quanto il fattore temporale sia cruciale per scongiurare il rischio che la patologia possa determinare un esito infausto, conducendo al decesso del paziente. Nel corso degli anni, abbiamo avuto accesso ad una marea di dati che ci permettono di avere un quadro complessivo dei sintomi, dei fattori di rischio, della diagnosi e della cura.
Se i primi e i secondi sono noti, per quanto concerne la diagnosi gli scienziati sono costantemente al lavoro, alla ricerca di nuove metodologie per prendere tempestivamente la patologia, sapendo che in pochi istanti potrebbe degenerare in modo irreversibile, portando al decesso chi ne è colpito, specie se non si trova in ospedale e la situazione viene sottovalutata o si perde del tempo prezioso.
Poche ore fa, la stampa ha battuto una notizia che offre uno spiraglio di luce, poiché la scienza, con i suoi progressi, ci ha riservato una bella sorpresa.
Parliamo di una nuova straordinaria tecnica che scopre l’infarto in pochi minuti. Vediamo insieme in cosa consiste, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che ogni nuova scoperta è sempre ben accetta, nel contrasto a questa diffusa patologia che semina numerosissimi decessi.