In un contesto in cui l’esposizione al tricloroetilene può rimanere inosservata anche per decenni, è essenziale saper cogliere i campanelli d’allarme che il corpo può lanciare. Secondo i ricercatori, ci sono almeno 15 cambiamenti di salute a cui prestare particolare attenzione. Alcuni di questi possono sembrare comuni o lievi, ma in presenza di più sintomi, soprattutto nei soggetti potenzialmente esposti, è fondamentale consultare uno specialista.
Ecco i segnali più frequenti da monitorare:
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Tremori alle mani o alle dita anche a riposo, uno dei sintomi precoci più comuni del morbo di Parkinson.
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Rigidità muscolare localizzata, spesso inizialmente in una sola parte del corpo, come il braccio o la gamba.
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Movimenti rallentati, con difficoltà nei gesti quotidiani come allacciarsi le scarpe o alzarsi da una sedia.
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Perdita dell’equilibrio o della coordinazione, che può aumentare il rischio di cadute.
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Scrittura cambiata, più piccola o irregolare rispetto al solito.
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Espressione facciale ridotta, spesso descritta come “maschera facciale”.
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Difficoltà a parlare, voce più bassa, monotona o rauca.
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Alterazioni dell’olfatto, con perdita parziale o totale della capacità di percepire gli odori.
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Problemi di sonno, tra cui insonnia o movimenti involontari notturni.
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Depressione o cambiamenti di umore senza apparente motivo.
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Costipazione persistente, sintomo spesso ignorato ma strettamente correlato al Parkinson.
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Sudorazione eccessiva o alterata, spesso localizzata.
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Capogiri frequenti, soprattutto quando ci si alza in piedi rapidamente (ipotensione ortostatica).
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Sensazione di stanchezza continua, anche dopo il riposo.
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Perdita di peso inspiegabile, che non è legata a dieta o aumento dell’attività fisica.
Cosa fare se si notano questi sintomi?
Chiunque noti questi cambiamenti nella propria salute o in quella di una persona cara, dovrebbe informare il proprio medico, soprattutto se ha lavorato o vissuto in aree dove potrebbe esserci stata una esposizione al tricloroetilene. Anche se il legame diretto non è sempre facile da dimostrare, una diagnosi precoce del morbo di Parkinson può fare una grande differenza nella gestione della malattia.
Gli autori dello studio insistono sull’importanza della prevenzione ambientale e dell’informazione: conoscere i rischi legati a sostanze come la trielina permette non solo di fare scelte più consapevoli, ma anche di premere per una maggiore regolamentazione e bonifica dei siti contaminati.
La scienza ha fatto passi avanti, ma la memoria di ciò che abbiamo respirato, bevuto o toccato potrebbe ancora influenzare il nostro futuro. Per questo motivo, prestare attenzione ai segnali che il nostro corpo ci manda resta l’arma più potente che abbiamo.